Opere
Libri
Franco Battiato, Michael Cunningham, Michel Faber, James Grady, Rick Moody & Carlo Verdone, Rebels. David Bowie in 6 ritratti d’autore, La Nave di Teseo, Milano, gennaio 2017
Ziggy Stardust, Halloween Jack, il Duca Bianco. E poi rockstar, compositore, dandy, pittore, attore.
È impossibile riassumere le vite di David Bowie, scegliere un volto fra gli altri, un punto di vista, una canzone o un disco su tutti. Così come è molto difficile che uno qualsiasi dei frammenti della sua scia stellare non abbia colpito le nostre vite, lasciandoci l’urgenza di inseguirla.
Perché David Bowie è, come nessun altro artista, solo nella somma di tutte le cose che è stato, e molto più di questo.
Sei grandi autori che l’hanno conosciuto, incrociato, amato, lo raccontano in Rebels in altrettanti testi, scritti appositamente per questo libro: dal musical progettato con Michael Cunningham alla meticolosa conoscenza da fan di James Grady, dall’influenza sui capelli e lo spirito di Franco Battiato alla canzone che lega Michel Faber e l’amore per sua moglie Eva, dalla curiosa intervista a diagramma di Rick Moody alla struggente malinconia di Carlo Verdone.
Sei autori – e la dedica di un cantautore – per un artista che ha rivoluzionato il modo di pensare e sentire la musica e, forse, il nostro modo di pensare e sentire ogni cosa. Un alieno del rock, che ci ha insegnato il desiderio e la nostalgia delle stelle. Con una favola di Dente.
Non sono un profeta, né un uomo delle caverne, solo un comune mortale con il potenziale di un supereroe.
— David Bowie, Quicksand
Franco Battiato & Gianluca Magi, Lo stato intermedio, Arte di Essere, settembre 2015
Nulla è come sembra. Siamo infiniti ed eterni quanto il cosmo. In realtà siamo prigionieri delle nostre abitudini, paure e potenti illusioni. Dunque non riusciamo a considerare consapevolmente di essere parte del tutto universale.
— Franco Battiato
Il passaggio dalla vita a quella che chiamiamo morte è l’argomento rimosso dei nostri tempi. Ma in realtà la morte non è fine, non è inizio, ma passaggio.
— Franco Battiato
La morte è un velo gettato sugli occhi dei vivi. Se accettiamo le nostre trasformazioni, siamo immortali.
— Gianluca Magi
Franco Battiato, Attraversando il Bardo. Sguardi sull’aldilà, Bompiani, Milano, novembre 2014
Noi esseri umani siamo orgogliosi del libero arbitrio e guai a chi mette in discussione questa libertà. Ma ahimè, non è così. In realtà, siamo schiavi delle nostre emozioni, che ci determinano, dei desideri che dominano e spesso finiscono in tragedia… bella libertà! La liberazione, non può avere legami, né attaccamenti. Di notte, quando si sogna, ci sembra tutto vero. Al risveglio scopriamo che non lo era.
Luigi Mantovani, Stellastellina e l’Anemone blu, illustrazioni di Franco Battiato, GMEBooks, Dinan 🇫🇷, 2012
Di una fiaba piace ciò che non si vede…
Franco Battiato, Don Gesualdo, con i contributi di Manlio Sgalambro & Antonio Di Grado, Bompiani, Milano, settembre 2010
“Gesualdo Bufalino nacque a Comiso, in provincia di Ragusa, il 15 settembre del 1920. Il padre, fabbro, aveva un’autentica passione per la letteratura, che trasmise al figlio. Dal 1930 al 1935 frequentò come apprendista la bottega di un pittore di carri, che gli lasciò ricordi nostalgici. Nel 1940 si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell’Università di Catania, ma a causa della guerra non frequentò che poche lezioni. Due anni dopo fu chiamato alle armi. Nel settembre del 1943, in Friuli, fu catturato dai tedeschi. Con l’aiuto di una ragazza riuscì a fuggire. Dopo alcuni mesi di clandestinità nelle campagne friulane, nel gennaio del 1944 riparò in Emilia presso un gruppo di suoi conterranei. Con l’arrivo dell’autunno si ammalò di tisi, e venne ricoverato nel sanatorio di Scandiano. Il primario, Biancheri, raffinato umanista, nello scantinato dell’ospedale custodiva migliaia di libri, e Bufalino vi aveva libero accesso. Lì, lesse per la prima volta Proust in francese. Durante la primavera del 1946 ottenne il trasferimento in un sanatorio della Conca d’oro, a Palermo. Dimesso, si laureò nel 1947. Tornò a Comiso dove cominciò a insegnare nell’Istituto magistrale di Vittoria.”
“Io che spesso cado nei fossi per guardare un po’ troppo le nuvole, mi posso riconoscere benissimo in una specie di angelo dalle ali mozzate.”
— Gesualdo Bufalino
“Uno scrittore trova le sue ragioni all’interno della propria coscienza, all’interno della società in cui vive. Si può essere scrittori testimoni del mondo e si può essere scrittori testimoni di se stessi. Io appartengo a questa seconda categoria. […] Io sono molto più umilmente e più dolorosamente un testimonio, falso per giunta, di me.”
— Gesualdo Bufalino
Giuseppe Coco & Franco Battiato, Sowa rigpa. La scienza della guarigione per un’alimentazione consapevole, Infinito, Formigine (MO), maggio 2010
“Sono diventato astemio, non bevo più caffè, non fumo: è successo tutto in maniera spontanea. Quando si arriva a scegliere spontaneamente, come nel mio caso, è da considerare come un regalo. Giravo Musikanten e prendevo sette-otto caffè al giorno! Ora non lo posso più bere. Lo stesso mi accade col vino. Un paio d’anni anni fa, in un ristorante a Macerata, assaggiando un’oliva improvvisamente ho sentito milioni di cellule del mio corpo gridare come per ribellarsi. Ho chiesto al cameriere, per sapere cosa ci fosse dentro quell’oliva e mi ha fatto un elenco: carne di maiale, mortadella, salsiccia… Dentro un’oliva c’era una salumeria, in forma atomizzata!”
— Franco Battiato
“È abbastanza facile creare un piatto gentile. Basta che sia a base di alimenti di origine vegetale. I piatti descritti in questo libro sono non violenti. Li possiamo mangiare in pace, sapendo che ci fanno bene, che per prepararli non sono stati maltrattati animali, che non danneggiano l’ambiente, che non sottraggono cibo a chi muore di fame. Questo è già molto, non vi pare?”
— Piero Ferrucci
Franco Battiato, In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza, Bompiani, Milano, ottobre 2007
“Le trame dei film e dei tappeti moderni sono pieni di anilina, caro perplesso lettore. Dal mio osservatorio, sto segnalando, in tutti i modi e con tutti i mezzi, la mia posizione; lanciando segnali d’allarme e qualche antivirus. Una diossina intellettuale sta decretando il Declino e la Caduta dell’Impero dell’essere umano… e se non avessi qualche speranza lascerei perdere.”
— Franco Battiato
Il cavaliere dell’intelletto, opera in due atti di Manlio Sgalambro, musica di Franco Battiato, Sonzogno, Milano, luglio 1995
Collaborazioni
Saggi
Franco Battiato, Coabitare e abdicare in AA.VV., Catania. Non vi sarà facile. Si può fare. Lo facciamo: la cultura, le regole, la città, a cura di ANCE Catania, febbraio 2010, pp. 11-12
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Omaggi
Libri
Maurizio Di Bona & Alessio Cantarella, Battiato. L’alieno, prefazione di Syusy Blady, Mimesis, Milano, ottobre 2023
Raccontare Battiato per immagini è un’impresa non da poco, perché si tratta di una galassia in cui vagare e divagare: si spazia senza meta e ci si gode il viaggio, ma si corre anche qualche rischio perché “per molti è santità”. Rischio che diventa doppio se è la satira disegnata a voler tracciare la rotta. Ma l’occasione attesa “per acquistare un paio d’ali e abbandonare il pianeta” era troppo suggestiva per non fargliene dono. Una volta sparato in orbita, il nostro può raccontarsi senza le zavorre filosofiche o l’aura da guru serioso con cui troppo spesso i media ce l’hanno presentato. Il personaggio lunare, visionario, pioniere e geniale è protagonista di incontri bizzarri al di là dello spazio e del tempo, che ne evidenziano l’indole autoironica e divertente, ancora ignorata da tanti. A riportare Battiato sulla Terra e ricomporre il quadro d’insieme dell’artista, dell’uomo e del Maestro una miriade di ricordi scritti da chi lo ha conosciuto, ha collaborato con lui e gli ha voluto bene.
“Vorrei tornare indietro nella mia casa d’origine dove vivevo prima di arrivare qui sulla Terra.”
— Franco Battiato, Manlio Sgalambro
Antonio Dorella, Alla ricerca del padre lontano. Le sette rinascite di Franco Battiato, La Parola, Roma, ottobre 2023
Il libro, oltre che un atto d’amore, è un’analisi della produzione di Battiato dal punto di vista della spiritualità. Solo il collegamento della musica con il suo profilo spirituale, permette una immersione nel soffio vitale da cui era guidato in quel periodo artistico. Questo è il mio angolo di visuale. Questa è la specificità del presente tributo.
— dall’introduzione
Flavio De Marco, Centro di gravità permanente. Mistica e tradizione nell’opera musicale di Franco Battiato, prefazione di Antonello Cresti, Passaggio al Bosco, 2023
Franco Battiato è stato molto più di un cantautore: artista totale e uomo di grande spessore, egli ha saputo rivoluzionare la musica elettronica italiana, introducendo una sperimentazione pionieristica che ha oltrepassato il tempo e le mode.
Libero da ogni schema prestabilito, il genio siciliano ha inaugurato una traiettoria straordinaria, dando forma ad un pluriverso assoluto e versatile: profondo nel messaggio, ma aperto alla vastità di un pubblico sterminato; musicalmente innovativo, ma teso la riscoperta di un patrimonio ancestrale; apparentemente contraddittorio, ma estremamente coerente nella sua identità creativa.
Questo libro – unico nel suo genere – passa in rassegna l’opera di Franco Battiato, cercando di coglierne e interpretarne la trascendenza. Perché nella sua musica, come nella sua parabola terrena, gli aspetti della mistica e della Tradizione hanno sempre assunto un’importanza centrale. La ricerca di un “centro di gravità permanente” – in tal senso – ha rappresentato la più alta volontà di esistere altrimenti: oltre il vuoto della materia, nel solco di una verticalità che si è fatta arte, eccellenza e bellezza.
Francesco Pelosi & Chiara Raimondi, La luce e lo spazio. Un’intervista a Franco Battiato, Feltrinelli, Milano, settembre 2023
Nell’estate del 2014 il cantautore Francesco Pelosi fa visita a Franco Battiato nella sua casa di Milo, in Sicilia, per intervistare il Maestro su alcuni temi che gli sono cari e da sempre ne fondano la poetica. Il rapporto con spiritualità e fede, l’importanza della meditazione come pratica di vita, il raggiungimento della felicità…
Solo nel 2021, dopo la scomparsa del cantautore, Pelosi riprende quel materiale e, insieme alla disegnatrice Chiara Raimondi, lo trasforma in graphic novel. L’opera che ne scaturisce è una testimonianza preziosa, intervallata da aneddoti sulla vita di Battiato e arricchita da dialoghi con Juri Camisasca, storico collaboratore e amico di sempre del grande musicista. Un omaggio a una straordinaria figura di artista e sperimentatore in perenne movimento, la cui opera rimane immortale. Perché, come sostiene lo stesso Battiato, la morte non esiste: è solo trasformazione.
Un incontro diventa un racconto e poi un viaggio: l’esplorazione dell’universo interiore e artistico di Battiato. Parole e immagini si fondono in un fumetto, come note in un’armonia che incanta e commuove.
Martino Nicoletti, Battiato e la dea tibetana tagliatrice di teste. Quando il Maestro offrì la sua voce per narrare di un antico rito sacro…, Le Loup des Steppes, Crédin 🇫🇷, luglio 2023
Battiato accettò di collaborare a un progetto artistico dedicato ad un antico rito tibetano di auto-sacrificio, noto come Chöd: una liturgia che insegna come troncare di netto il tenace attaccamento al nostro illusorio “ego” individuale: il grande demone e il più acerrimo dei nostri nemici, in grado di imprigionarci nell’ombra e impedirci di realizzare la sfolgorante natura divina che risiede da sempre nel nostro intimo…
«Io eseguo la mia danza sulla testa di questi demoni selvaggi che rappresentano l’attaccamento alla realtà e sul cadavere del grande demone che rappresenta l’attaccamento all’io, distruggendolo».
Stefano Pio, Franco Battiato & Giusto Pio. Uno sguardo dal ponte, Antiga, Treviso, maggio 2023
Il volume racconta di Franco Battiato, una delle icone più rappresentative della musica e della cultura italiana, attraverso le parole di Giusto Pio, il musicista a lui legato in un fecondo sodalizio grazie al quale sono nati album discografici come L’era del Cinghiale Bianco e La voce del padrone, entrati nell’immaginario collettivo degli italiani.
Questa testimonianza d’eccezione ci riconduce agli anni 1970-1980, alla genesi di quelle musiche da tutti amate, mostrate dal suo interno attraverso lo “sguardo” di chi ne fu artefice e coautore insieme a Battiato.
Giusto e Franco furono alleati, grandi amici, complici e sodali. Esploratori di universi artistici in continuo mutamento, sensibili agli input che in quei tumultuosi anni provenivano sia dall’Occidente sia dall’Oriente, riuscirono a fonderne con libertà creativa i punti cardinali spaziando fra musica sperimentale, improvvisazione, musica classica, opera, teatro e naturalmente musica pop.
Stefano, figlio di Giusto Pio, autore del libro, musicista e testimone diretto degli eventi in esso riportati, ci fornisce la corretta cornice storica di questo magico sodalizio: attraverso l’immediata semplicità dei fatti ci racconta come e perché Battiato e Pio, con la loro singolarità artistica, abbiano lasciato un’impronta indelebile nella canzone popolare italiana, determinandone una svolta epocale.
«Sicché Franco mi è figlio e padre, amico e fratello. È parte di me, la migliore»
— Giusto Pio
Maurizio Macale, Il Maestro è andato via. Canzoni, parole e poesie su Franco Battiato per la re-integrazione interiore dell’Essere, Lithos, Roma, maggio 2023
Questa singolare ed affascinante opera poetica, che trova il proprio principale stimolo nella passione che da anni Maurizio Macale non ha mai fatto mistero di avere per il musicista siciliano Franco Battiato e per la sua ricerca spirituale e artistica, si incentra su di un ripensamento dell’evoluzione interiore dell’uomo, lungo un percorso in cui gli ostacoli sono costituiti dagli ipnotici e meccanici automatismi ai quali l’uomo non Risvegliato soggiace. Tale opera poetica o materiata di “pensieri in forma di armonia” è ricca degli stessi umori che ispirano la bellissima musica ed i mistici testi dei brani del musicista siciliano: attraverso l’accattivante meccanismo della contaminazione letteraria, per la quale più generi si fondono ai fini di una più elevata – assoluta – riuscita espressiva, questo insolito volume indaga sui veri destini dell’Uomo. E ne scaturisce una godibilissima musica. Sullo sfondo, vero Sole di ispirazione e di giustizia, sempre il fine ultimo ed il rimando perenne all’Amore, unica effettiva spiegazione del progetto Uomo nel Cosmo. Che tale sincera alchimia di cuori e di positive intenzioni, che si auspica si ponga come l’inizio di una nuova tendenza poetica, ci possa trovare, ciascuno all’interno della propria personale costellazione interiore, tutti pronti a ricollegarci alle
nostre Origini celesti.
Franco Battiato. La realtà non esiste, a cura di Velasco Vitali, aprile 2023
Vincenzo Greco, Battiato. Una ricostruzione sistematica. Percorsi di ascolto consapevole, Arcana, Roma, marzo 2023
Una ricostruzione sistematica intende ricostruire l’intero percorso artistico di Franco Battiato proponendo un approccio inedito, interpretandolo cioè come un sistema e seguendo un’impostazione scientifica e non agiografica. L’opera di Battiato possiede infatti le caratteristiche fondamentali di un sistema, tali sono la completezza, la coerenza e l’interrelazione tra le parti, ovvero la possibilità di leggere ogni singola parte in relazione ad altre parti e all’intero. Il testo procede quindi per gradi individuando i temi portanti della sua produzione artistica (non solo quella musicale, ma anche cinematografica e persino pittorica). Ogni capitolo è incentrato su singoli temi, dalla musica ferma alla tecnica dei ritagli, dal rapporto con la lontananza a quello con la natura, all’espressione di sentimenti quali l’amore e l’indignazione, con riferimenti costanti al messaggio ultimo di Battiato, che è di tipo soprattutto spirituale. Molti sono inoltre i riferimenti ai suoi sodalizi (Giusto Pio, Manlio Sgalambro) e alla produzione classica, temi finora poco indagati. Come molte sono le spiegazioni dell’humus culturale in cui Battiato è cresciuto, maturando consapevolezze e ispirazioni poi sublimate in prodotto artistico.
Alla fine di ogni capitolo ricostruttivo è indicata una playlist, che costituisce un percorso ragionato di ascolto su ciascuno dei temi trattati.
Roberto Tardito, Franco Battiato. Lascia tutto e seguiti, Lindau, Torino, gennaio 2023
Franco Battiato è stato un artista unico nel suo genere. Capace di rendere popolari teorie complicate e concetti filosofici di diversa provenienza, ha portato il grande pubblico a canticchiare sulle spiagge le teorie di Gurdjieff, diventando il primo artista in Italia a vendere un milione di copie con l’album La voce del padrone.
Innumerevoli i suoi successi, da Centro di gravità permanente a Bandiera bianca, da Voglio vederti danzare a Prospettiva Nevski, passando per Gli uccelli, Segnali di vita, E ti vengo a cercare, La stagione dell’amore, L’ombra della luce, fino ad arrivare alla canzone d’amore più bella di sempre, La cura.
Nel campo musicale Battiato ha composto di tutto: pop, rock, classica, opera e non ha mai smesso di sperimentare. La sua incontenibile curiosità, però, l’ha portato a frequentare anche i linguaggi del cinema e della pittura.
Roberto Tardito ripercorre la vita e la parabola artistica del cantautore siciliano, raccontando gli interessi e le passioni, la sterminata produzione e l’attività concertistica di quello che non è stato un semplice «prodotto» discografico, ma un autore postmoderno, profondamente autentico nella sua continua tensione verso l’alto e verso l’altrove.
Franco Battiato. La cura, illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini, Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle (TS), dicembre 2022
«Perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te.»
Si può ascoltare un’immagine o osservare una canzone?
Una delle liriche più evocative di Franco Battiato incontra le raffinate illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini, in un viaggio dal profumo onirico e filosofico, in bilico tra sogno e realtà.
Mario Gullì, E il mio Maestro mi insegnò. Omaggio a Battiato, Tipheret, Acireale (CT), ottobre 2022
Questo libro non è un libro su Battiato, sulla sua vita o sulle sue canzoni in senso artistico, né un libro dedicato semplicemente al Maestro, è una biografia spirituale e culturale dell’autore, narrata raccogliendo scritti coevi e precedenti, accompagnati da tre saggi introduttivi di colleghi esperti dei vari argomenti. Ne emerge un percorso di crescita, raccontata collegandola e dandogli senso attraverso i testi e gli interessi di Franco Battiato. All’iniziale interesse per il pensiero di Gurdjieff si è aggiunto quello per il pensiero orientale e tibetano; in conclusione Franco Battiato è diventato il soggetto di alcuni copioni di psicodramma da lui rappresentati negli anni. Ciò ha permesso la chiusura del cerchio, coinciso con la morte terrena del Maestro di Milo, chiusura che in realtà, a un livello diverso, non è avvenuta ma prosegue nel percorso, trovando sempre l’alba dentro l’imbrunire.
Martino Nicoletti, Battiato. Cinque foto stenopeiche. Evitare le forme pronunciando nomi di archetipi, Le Loup des Steppes, Crédin 🇫🇷, ottobre 2022
Un artist’s book nato da un breve testo e da cinque immagini fotografiche stenopeiche in pellicola bianco e nero, realizzate dall’autore in occasione di una visita di qualche giorno a Franco Battiato nella sua abitazione di Milo.
Massimo Granieri, Peccato che io non sappia volare. Franco Battiato e io, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2022
Il 18 maggio del 2021 moriva Franco Battiato, il cantautore siciliano che, come ha scritto Granieri, “aveva la percezione del divino e della sua eterna assenza”. La poesia impastata di spiritualità con Battiato è diventata ricerca filosofica nella musica. Non c’è un precedente simile nella storia dello spettacolo contemporaneo in Occidente. Padre Massimo Granieri con questo testo vuole ricordare l’amico e maestro di parole e musica, sognatore senza fine, e sottolineare quel suo proiettarsi continuo alla ricerca dell’infinito. Per fare questo, si è basato sull’esperienza diretta con la sua musica. Testi, musiche e copertine dei dischi del cantante siciliano condizionano la vita quotidiana di un sacerdote e religioso: un diario spirituale intrecciato all’opera musicale di Battiato in cui si annotano fatti di vita vissuta in parrocchia, a scuola e nella vita quotidiana. Potrebbe così sembrare una rilettura delle sue più famose canzoni, ma è molto di più. Prendiamo, per esempio, Cerco un centro di gravità permanente: leggerla restando accovacciati nel silenzio della sera usandola come laica preghiera è forse una delle esperienze più profonde che Battiato ci ha consegnato. E che possiamo perpetuare in omaggio all’artista che se n’è andato.
Il lettore troverà un uomo – un prete – al quale non interessa “commentare”
parole e musica di un artista, ma sintonizzare se stesso con una bruciante ispirazione che tocca la riuscita e il senso di una vita: la propria.
E non è poco: significa mettersi in gioco senza riserve nella propria scrittura. L’arte, la musica, non sono abbellimento, retorica, ma provocazioni che fanno da specchio.
— Antonio Spadaro
Francesco Pullia, Sandro Giovannini, Mariarosa Murmura & Mario Grossi, Franco Battiato. Lungo le vie che portano all’essenza, a cura di Miro Renzaglia, Castel Negrino, Arenzano (GE), giugno 2022
Ricercatore musicale, compositore di opere classiche e musiche leggere, studioso di filosofie orientali e non, cultore di vie esoteriche, autore raffinato di testi scanzonati che sconfinano nella poesia pura, Franco Battiato ha inciso un segno profondo nel nostro “stato dell’essere”, in quasi 50 anni di vita artistica, a cavallo del Secondo Millennio.
Francesco Pullia (spiritualità), Sandro Giovannini (testualità), Mariarosaria Murmura (musica), Mario Grossi (nichilismo), percorrono i suoi passaggi artistici alla ricerca di quelle ascendenze culturali e spirituali che, in un quadro anch’esso ridotto necessariamente all’essenzialità, riguardano Gurdjieff, Ouspensky, Tristan Tzara, Evola, Guénon, Lautréamont, Baudelaire, Jaeggy, Sgalambro.
Aldo Nove, Franco Battiato (edizione in spagnolo), traduzione di Andrea Tacconi, Escola de Vida, 2022
Franco Battiato es apasionante. Es. No se ha ido. Está. Toda su música, toda su poesía, su voz, toda su cosmovisión, aquí, disponible para todo aquel que quiera acompañarlo en el camino hacia la belleza y la profundidad de ser. Hondo, delicado, independiente, experimental, visionario, innovador, impredecible, único, incansable buscador, de una creatividad vastísima, de una sensibilidad infinita.
La facultad del asombro… el núcleo alrededor del cual gira toda la experiencia artística de Franco Battiato. Un regalo. Una obra que nos invita a perdernos para encontrarnos, una exhortación a penetrar en los insondables «mundos muy lejanos», una parábola humana y creativa de un músico que ilumina las incesantes andanzas del espíritu que la nutre.
Este libro nos acerca la figura de uno de los más grandes músicos de los últimos tiempos. Un relato apasionado de alguien que ha vivido a Battiato desde la infancia, de alguien que ha sido acompañado a lo largo de toda su vida por el artista y su obra. Aldo Nove nos lleva a través de la búsqueda infatigable de un creador que, como pocos, ha profundizado en la música, en el arte, en su esencia. Una búsqueda de sí mismo, de lo que está más allá de nosotros mismos.
Me enseñaste lo que puede llegar a decir una canción, en su volatilidad, el sello de toda una existencia y su desgarro hacia algo que va más allá del misterio que se oculta entre el nacimiento y la muerte, en ese sueño que puede regocijarse tanto en visiones superiores como de absoluta fealdad.
Bienvenidas y bienvenidos, pues, a Franco Battiato, una vida extraordinaria, un sendero suave y abrupto a la vez, transitando la belleza y el amor, superando las corrientes gravitacionales, el espacio y la luz, un camino espiritual en busca de lo espiritual, al servicio de todas y todos.
Battiato conoce las leyes del mundo y te las regala…
Un constante e imperecedero asombro.
Carlo Boccadoro, Battiato. Café Table Musik, La Nave di Teseo, Milano, maggio 2022
Franco Battiato ha attraversato molti luoghi differenti lungo l’arco del suo percorso musicale, durato oltre quarant’anni. Tuttavia, all’interno di questo ampio cammino, la produzione che va dalla fine del 1974 a tutto il 1978 rimane ancora oggi troppo poco conosciuta.
Durante gli ultimi venti anni ho sollecitato più volte lo stesso Battiato e alcuni dei musicisti che avevano partecipato alla realizzazione di questi album in modo da poter ritrovare qualcosa di scritto, ma senza risultati: nessuno ricordava che fine avessero fatto i materiali originali. Nel 2021, il ritrovamento di alcune partiture ha gettato una luce diversa sullo sviluppo autorale di Battiato, che abbandona il suo amato sintetizzatore con cui ha realizzato i primi dischi da solista per esplorare a fondo l’universo sonoro degli strumenti acustici: il pianoforte, la voce e il violino.
Questo libro vuole gettare uno sguardo dettagliato sulla produzione sperimentale di un compositore che si è sempre rifiutato di utilizzare il proprio talento in maniera prevedibile, evitando di dare importanza alle aspettative sia dei critici che del pubblico. Anche quando il successo lo aveva raggiunto, egli ha sempre proposto a chi lo seguiva delle scelte controcorrente. Nessuno sapeva mai cosa aspettarsi da lui e questo era indubbiamente uno dei suoi punti di forza.
— dall’introduzione di Carlo Boccadoro
Un saggio sorprendente e di grande interesse che ci accompagna, con competenza e acume, alla scoperta di un Battiato inedito e ancora poco conosciuto, nel quale riscontriamo però tutti quei tratti di estro, lungimiranza e genialità che abbiamo imparato ad amare nelle sue canzoni.
La capacità di provocare reazioni opposte dopo tutto questo tempo è il segno principale della vitalità della sua musica, del suo essere allo stesso tempo classico e provocatorio.
Paolo Jachia, Battiato. Voglio vederti danzare. Gli album e le canzoni (1979-2019), Ancora, Milano, 2022
Franco Battiato non è stato solo un musicista ma anche un mistico e un pensatore che si è espresso, nella sua maturità umana e artistica, principalmente (anche se non esclusivamente) attraverso le sue canzoni. Analizzare i testi messi in musica da Battiato vuol dire così collegarli con quella vasta Enciclopedia di riferimenti culturali e religiosi che l’artista stesso ha evidenziato: Bibbia e Vangeli (ufficiali e apocrifi), la spiritualità dell’Oriente cristiano, il misticismo indiano, il buddismo tibetano, il sufismo e l’esoterismo novecentesco di Gurdjieff e Guénon. Di tutto questo dà conto la ricerca puntuale e appassionata di Paolo Jachia, che «non è andato a “scavare” con ragionamenti nell’anima di Battiato, ma ha cercato piuttosto di sintonizzarsi con essa.
— dalla prefazione di p. Guidalberto Bormolini
Un’analisi puntuale e appassionata di tutte le canzoni firmate da un musicista che è stato anche un mistico, un pensatore e in definitiva un protagonista assoluto della scena culturale italiana.
Andrea Scanzi, E ti vengo a cercare. Voli imprevedibili ed ascese velocissime di Franco Battiato, PaperFIRST, Roma, aprile 2022
Francesco Battiato, in arte Franco su suggerimento di Giorgio Gaber, è stato un vero e proprio rivoluzionario in servizio permanente. Ha attraversato periodi molto diversi, cercando sempre nuove strade per comunicare con la sua musica: di protesta, pop, krautrock, sperimentale, rock, d’autore, classica, sinfonica. È impossibile rinchiuderlo in una sola etichetta, così come è impossibile non farsi ammaliare da un’arte multiforme che questo libro ci fa rivivere appieno: dalla complessità di L’Egitto prima delle sabbie alla solennità di Come un cammello in una grondaia, dall’avanguardia di Pollution fino alla straordinaria fase di spiritualità che va da Fisiognomica a Caffè de la Paix, senza dimenticare le canzoni di enorme successo come Centro di gravità permanente e Bandiera bianca, la dolente Povera patria, la struggente La cura, la prodigiosa Prospettiva Nevski o la stessa E ti vengo a cercare. Andrea Scanzi, con accuratezza e passione, ripercorre la carriera di Battiato seguendo ogni snodo, picco e azzardo di uno dei più grandi maestri della musica italiana, facendo incursioni anche nei suoi studi da linguista e nell’ambito dell’opera, del cinema, della pittura, della religione e della meditazione. Un genio ironico e poliedrico, inquieto e sfaccettato, capace come pochi altri di unire l’alto e il basso. Franco Battiato è un mondo meraviglioso. E questo libro lo dimostra.
“La vita è quasi sempre una iattura insopportabile, ma essere stati contemporanei di Battiato era e resta una fortuna davvero enorme”
— Andrea Scanzi
Roberto Masotti, Franco Battiato. Nucleus, Seipersei, Siena, 2022
Giordano Casiraghi, Battiato. Incontri, Officina di Hank, Genova, aprile 2022
Un libro che racconta Franco Battiato attraverso la voce delle persone che l’hanno incontrato e conosciuto: musicisti che sono stati con lui sul palco e che hanno suonato nei suoi dischi, operatori presenti nelle tournée, produttori al suo fianco nei concerti e nei dischi, discografici sorpresi dalla sua straordinaria creatività, ingegneri del suono nelle sale di registrazione, artisti, giornalisti, fotografi. Una raccolta di materiali che l’autore ha collezionato e rielaborato in più di quaranta anni di conoscenza con l’artista, uno dei più grandi di sempre.
Un libro che segue l’evoluzione creativa di Battiato dagli esordi fino al capitolo Attraversando il bardo, dedicato alla ricerca mistica e spirituale, sempre al centro della produzione musicale e cinematografica dell’artista. Un capitolo fotografico accoglie un ampio reportage di Uliano Lucas rimasto inedito, con scatti che ritraggono l’artista agli esordi come Gli Ambulanti.
L’artista se ne stava seduto in silenzio sul divanetto e ascoltava il colloquio. A un certo punto, capito che non si arrivava ad una conclusione intervenne: posso dire una cosa? Finora ho fatto musica sperimentale, da questo momento ho deciso di fare successo, ditemi come si fa, ed io lo faccio.
— Bruno Tibaldi, discografico
Enrico Impalà, Battiato. La stagione dell’amore. Quando l’umano si tinge di trascendenza. Viaggio nella spiritualità di un grande poeta, TS, Milano, marzo 2022
Tutta l’opera di Franco Battiato racconta uno straordinario percorso umano e spirituale. Un itinerario lungo, intriso di bellezza e trascendenza, di dubbio e curiosità, di spasmodica ricerca e di fiducioso abbandono.
«Nessuna religione mi identifica», amava ripetere Battiato parlando della sua parabola mistica. Inutile, quindi, provare a etichettarlo. Era semplicemente se stesso: puro, infantile, libero… come le pennellate dei suoi quadri. Una persona che cercava un centro e credeva nella realtà di una Presenza invisibile.
Il musicologo e giornalista Enrico Impalà, suo profondo conoscitore, ripercorre i grandi temi del cantautore siciliano entrando, in punta di piedi, nelle sue canzoni. Brevi capitoli, introdotti dai suoi versi più famosi, aiutano ad avvicinarsi all’uomo e all’artista. Un’avventura attraverso oltre trenta brani del maestro, guidati – come lo era lui – dalla domanda: “Chi sono io?”, così inscindibile dall’altro grande interrogativo: “Chi è l’Altro?”.
Sui sentieri dell’anima di un autentico ricercatore della verità, ma anche di un italiano vero, che amò profondamente il nostro Paese, il lettore scoprirà che è sempre possibile ritrovare la «stagione dell’amore» perché «i desideri non invecchiano, quasi mai, con l’età».
«Ciò che sta al di sopra di noi è così totale e così universale che non può avere un nome. È semplicemente Tutto».
Viaggio nell’opera di un indimenticabile cantautore, musicista e mistico contemporaneo, capace di trasformare ogni aspetto della realtà in poesia.
Le canzoni più belle spiegate attraverso gli incontri, le amicizie, le letture e le passioni di una vita straordinaria.
AA.VV., Battiatosophia, Aurea Nox, 21 marzo 2022
Guido G. Guerrera, Franco Battiato. L’uomo dell’isola dei giardini, Minerva, Argelato (BO), marzo 2022
Da Filippo Destrieri, storico tastierista, al giovane Giovanni Caccamo, da Antonio Ballista a Carlo Guaitoli. Tutti preziosi contributi che arricchiscono le pagine di questo libro dedicato al ricordo dell’artista siciliano: un Battiato colto con affettuosa attenzione nella sua quotidianità, raccontato sin dagli esordi della sua carriera e messo a fuoco da chi, come lo stesso autore, ha avuto la fortuna di frequentarlo. Al realizzarsi del suo successo hanno contribuito personaggi di grande spessore professionale che, dopo averlo accompagnato nelle sue esperienze degli esordi, si sono mostrati decisivi per la sua formazione artistica. Ognuna di queste importanti presenze rivela i segni di una magica intesa con Franco che ha un denominatore comune e il cui nome è Amore. Amore per il lavoro inteso come passione e amore condiviso con tutte quelle persone che si sono raccolte attorno a lui, quasi calamitate da un incanto inspiegabile. Condividere queste schegge di memoria con quanti lo hanno amato e continuano a farlo è allora per l’autore di questo libro, in cui non manca neppure una sezione dedicata al popolo dei social, un privilegio e un onore immenso.
Lucia Abbate, Franco Battiato. Verso la meta del ritorno, Metauro, Pesaro, febbraio 2022
Si possono percorrere molte strade per raccontare Franco Battiato: analizzare i dettagli delle opere, la religiosità profonda, la storia e gli aneddoti della sua vita.
In questo libro non si va alla ricerca degli aspetti “fenomenali” della sua persona, non si cerca di spiegare tutto ciò che egli ha scritto e cantato. La poesia nelle canzoni, le musiche magnifiche e le parole attraverso le interviste sono state osservate dai punti di vista sociale, storico, stilistico, etimologico, senza presunzione di certezze, perché ognuno ne apprezzasse il valore secondo la propria interpretazione.
In tutta l’opera dell’artista si sente l’eco della Sicilia che, soprattutto nei brani dialettali, domina con il riaffiorare prepotente dei ricordi. Miti, profumi, colori e tradizioni dell’Isola riecheggiano trasportati dalla musica, attraversano lo spazio fra le nuvole, leggeri e rapidi come i voli imprevedibili degli uccelli, da Occidente a Oriente, dalla terra a tutto l’Universo, per tornare nei luoghi più riscaldati dal sole. Il concetto del viaggio ricorre in Battiato insieme a quello del ritorno: percorsi reali e immaginari nati da un bisogno profondo di conoscenza e di evoluzione interiore. Ma la meta ultima del transito terrestre di Franco Battiato era sempre la amata e agognata Sicilia.
Chema Domínguez, Diagonal Battiato. Un recorrido único por su discografía en castellano, Muzikalia, Madrid 🇪🇸, febbraio 2022
Diagonal Battiato viaja por la discografía en español del genio siciliano alternando las conversaciones realizadas con sus adaptadores y adaptadoras, desde Ecos de Danzas Sufi (1985) hasta Ábrete Sésamo (2013), con voces destacadas de nuestra escena musical y cultural que han versionado y admiran sus canciones. En sus páginas podremos encontrarnos con J (Los Planetas) y Manu Ferrón (Grupo de Expertos Solynieve), Manolo García y Quimi Portet (El Último de la Fila), Rodrigo Caamaño (Triángulo de Amor Bizarro), Xoel López, Aurora Tagle, Alejandro Martínez (Alexanderplatz), Mila Ortiz, Carlos Toro, Ana Rossetti, Carlos Prida (Charlie Mysterio), Antonio Galvañ (Parade), Ismael Serrano y un importante etcétera.
Ya en ruta, era importante conectar todas las edades musicales de Battiato, un artista irrepetible tal y como lo demuestra su inolvidable Centro de gravedad, El cuidado, Bandera blanca, Pobre patria, Yo quiero verte danzar, Pasacalle o Lejanías azules, síntesis perfecta de la sensibilidad europea y mediterránea a través de sus corrientes circulares en torno a la electrónica, el pop, el rock, la canción de autor, la música clásica y la canción melódica principalmente. En esta línea, también hemos buscado la voz personal y autobiográfica de Battiato a través de una inmersión absoluta y una esmerada selección en la hemeroteca que ha dejado en sus diferentes visitas a nuestro país.
De voluntad inquebrantable, bien posicionado frente a cuestiones cotidianas y eternas, Franco Battiato ha sabido combinar un excepcional sentido del humor con el rigor de la crítica en sus textos, la erótica y el amor, además de una mística espiritualidad, sincera y generosa, que acaba por atrapar a quien se acerca a su obra.
Lucio Giuliodori, Inneres Auge. Poesie ispirate a brani di Franco Battiato, CreateSpace, Seattle 🇺🇸, 2021
Inneres Auge è una raccolta di componimenti poetici ispirati ai brani musicali, nello specifico brani di ben diciassette album di Franco Battiato, da L’era del cinghiale bianco del 1979 fino ad Apriti sesamo del 2012.
Fabio Zuffanti, Franco Battiato per sempre. Tutti i dischi e tutte le canzoni (nuova edizione di Franco Battiato. Tutti i dischi e tutte le canzoni, dal 1965 al 2019), Arcana, Roma, novembre 2021
Franco Battiato è uno dei più grandi compositori d’Italia. La sua figura merita di svettare insieme a immortali del passato come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi. Non solo, Battiato è anche uno dei più grandi divulgatori di cultura che il nostro paese ricordi, e ciò grazie al semplice uso di canzoni, che spesso non arrivano a cinque minuti di durata, e all’enorme capacità di condensare alto e basso, di mischiare profumi provenienti da terre vicine e lontane, di citare il più infimo programma televisivo insieme alle più alte opere filosofiche, mistiche e religiose, di divagare sull’esoterismo, di mescolare pop, rock, cantautorato, elettronica, dance, opera, musica classica e psichedelia.
Dopo essersi soffermato sulla prima parte della sua carriera in Battiato: La voce del padrone, Fabio Zuffanti sviscera l’opera discografica di Franco Battiato in un volume che analizza, con maniacale dovizia di particolari, ogni album e canzone registrata dal nostro tra il 1965 e il 2019, al fine di aprire un forziere fatto di tesori preziosi e mostrare al lettore di quanta ricchezza musicale e culturale siano pregne le sue invenzioni.
A chiusura del volume è presente un’appendice sul cinema di Franco Battiato a cura del cantautore (già premio Tenco) Fabio Cinti, che per l’occasione veste i panni del critico cinematografico.
Franco Battiato è stato una luce, un faro nella notte. In un mondo spesso barbaro e di scarsa sensibilità ha rappresentato un rifugio certo, e ancora lo rappresenterà.
L’alba dentro l’imbrunire. Una storia illustrata di Franco Battiato, a cura di Francesco Messina & Stefano Senardi, Rizzoli Lizard, Milano, novembre 2021
Franco Battiato raccontato attraverso le parole e le fotografie di chi ha lavorato e vissuto al suo fianco.
Un libro per conoscere meglio non solo la sua musica, dalla sala di registrazione ai concerti, ma anche le sue letture, il cinema, la pittura, i viaggi e soprattutto ciò che lui stesso – in un suo celebre brano – ha definito “un’altra vita”: la sua ricerca spirituale, un cammino che per tutta la sua esistenza ha seguito e praticato.
Contributi di: Alice, Ernesto Assante, Antonio Ballista, Davide Benetti, Riccardo Bertoncelli, Guidalberto Bormolini, Paolo Buonvino, Roberto Cacciapaglia, Juri Camisasca, Caterina Caselli Sugar, Giordano Casiraghi, Gino Castaldo, Francesco Cattini, Maria Grazia Coccia, Ombretta Colli, Saro Cosentino, Peppo Delconte, Filippo Destrieri, Michele Di Lernia, Mino Di Martino, Michele Fedrigotti, Eugenio Finardi, Enzo Gentile, Carlo Guaitoli, Gavin Harrison, Eugenio Lio, Luca Madonia, Marco Mangiarotti, Roberto Masotti, Vincenzo Mollica, Morgan, Lorenzo Palmeri, Giacomo Pellicciotti, Pino Pinaxa Pischetola, Angelo Privitera, Giuseppe Puglisi, Alberto Radius, David Rodhes, Paolo Scarnecchia, Elisabetta Sgarbi, Massimo Stordi, Bruno Tibaldi, Vincenzo Trione, Marinella Venegoni, Luca Volpatti, Franco Zanetti, Piero Zuccaro.
Fotografie di: Isabella Balena, Carmelo Bongiorno, Giovanni Canitano, Piero Cattaruzzi, Leandro Emede, Massimo Gardone, Paolo Gualdi, Silvia Lelli, Roberto Masotti, Francesco Messina, Chiara Mirelli, Alessio Pizzicannella, Oliviero Toscani, Fulvio Ventura, Theo Volpatti.
Carla Spessato, Franco Battiato. Come un incantesimo. Le storie dietro le canzoni, Giunti, Firenze, ottobre 2021
Le storie di tutte le canzoni di Franco Battiato e il racconto di tutti gli album e delle sue opere, oltre a un’indagine unica nel suo genere sulle decine di interventi come autore, produttore, interprete in musica, teatro, cinema, letteratura.
In appendice la storia inedita del primo album del 1969, mai arrivato nei negozi. Testimonianze esclusive di musicisti e discografici, il diario giorno per giorno delle registrazioni, l’ascolto e il racconto delle canzoni di quell’epoca mai uscite dagli archivi.
Eduardo Laporte, En presencia de Battiato, Sílex, Madrid 🇪🇸, ottobre 2021
La vía Battiato se barajó como título alternativo para esta biografía de urgencia. Tras la muerte del autor de Nómadas, se descubría un vacío documental en un mundo hispanoparlante doblemente huérfano del músico más ecléctico y poderoso. Porque sus exitosas canciones de aliento culto seducían a públicos diversos que intuían un mensaje valioso no siempre fácil de desentrañar. En ausencia de biografías recientes de Battiato, Eduardo Laporte se puso a la tarea el mismo día de la muerte del cantante siciliano, quizá espoleado por alguna voz superior.
El resultado es un texto que ahonda en las raíces espirituales de «un místico con vocación de músico», como señala el autor del prólogo. Una biografía atípica, como lo era el propio Battiato, que indaga en el particular éxito de un artista polifacético que no dejó de buscar el alba dentro de las sombras. Un texto que bebe de las principales fuentes que han retratado las distintas facetas del creador italiano, poniendo el acento en su particular vía o Cuarto Camino: el de la conquista de la felicidad cotidiana y de la propia vocación.
«Eduardo Laporte es el primero que se atreve a estudiar su presencia (y herencia) espiritual en las letras hispanas».
— Alessandro Gianetti, escritor
Mario Bonanno, Fenomenologia dell’altro Battiato, Compagnia Nuove Indye, ottobre 2021
Musicista più che cantautore. Poliedrico piuttosto che poetico. Capace di insofferenze come di ascetismi. Uno, nessuno e centomila per più di dieci anni ma con precise intenzioni: con baffi e senza, con barba e senza, con codino e senza, vestito elegante con sandali e calzini bianchi, immoto, meditabondo, con occhiali da sole, laconico, filosofeggiante, vestito hippy, regista, pittore, danzante, immobile su tappeti orientali, critico ma a-politico, spirituale ma a-confessionale, (auto)ironico come non avresti detto, Franco Battiato è stato portatore sano di provocazione sui generis. Originale in quanto autarchica, indifferente ai diktat movimentisti degli anni Settanta come agli abbagli individualisti del decennio successivo. Sparpagliato per album, video e memorabilia assortita, esiste insomma l’artista uno e bino, il trascendente e il radicale. In maniera non pedissequa questo libro si concentra su quest’ultimo. Sull’artista che tra tastiere fluidissime e non-sense di superficie, rappresenta oggi un must generazionale, declinato in eco di memorie collettive e personali. Tutt’altro che un’icona supra partes, capace anzi di letture antropologiche tra le più affilate della canzone italiana.
Con numerosi estratti dai giornali dell’epoca, il ricordo di Giusto Pio, e le interviste inedite a Gianfranco D’Adda, Filippo Destrieri, e allo stesso Franco Battiato.
Franco Battiato. Il silenzio e l’ascolto. Conversazioni con Panikkar, Jodorowsky, Mandel e Rocchi (2ª edizione), a cura di Giuseppe Pollicelli, Castelvecchi, Roma, settembre 2021
«Per alcuni Dio appartiene principalmente al passato, per altri al futuro e, per quelli che vengono detti mistici, il divino è primordialmente presente»
Quattro incontri con altrettanti ricercatori di verità, esseri umani dai percorsi di vita molto diversi, ma uniti dalla stessa apertura al dialogo, da un’analoga sete di conoscenza. La conversazione è il cuore di questa raccolta, nella quale Franco Battiato, con l’aiuto dei suoi interlocutori, affronta gli argomenti cardine della sua visione del mondo: il rapporto con il divino, le applicazioni concrete delle pratiche mistiche, la reincarnazione, l’eccellenza nell’arte. È sorprendente allora notare come questi quattro testi, brevi e bilanciati dal discreto interloquire del conduttore, si richiamino sottilmente l’uno con l’altro: dall’alchimia visionaria di Alejandro Jodorowsky all’esperienza profonda del sufismo per un intellettuale come Gabriele Mandel, alla scoperta della tradizione vedica per il musicista Claudio Rocchi. Temi ricorrenti quali il valore del silenzio, l’attenzione per il corpo, l’affermazione di uno spazio interiore e il superamento della dualità assumono qui la forma di piccole ma luminose scintille di riflessione, che trovano nelle parole di Raimon Panikkar, grande costruttore di ponti tra le tradizioni religiose, la loro più vertiginosa definizione.
Guido G. Guerrera, Franco Battiato. Niente è come sembra. Simbologia nei testi, prefazione a cura del maestro Antonio Ballista, Verdechiaro, Baiso (RE), settembre 2021
L’universo di Franco Battiato è spesso sinonimo di ricerca interiore. La sua lezione è costantemente quella del “niente è come sembra” e spinge a guardare oltre il velame delle apparenze. Tutta la trama compositiva del suo repertorio è intessuta di citazioni evocative di esperienze personali dal cui narrato si indovinano volti e parole di grandi saggi del passato ma anche dei più prossimi al nostro tempo. In controluce si stagliano le figure di Gurdjieff, Mewlana, Guenon, Rajineesh, Cristo, Jodorowsky. Così la visione sincretica della ricerca spirituale di Battiato si riversa in una vera e propria marea di simboli che vanno riconosciuti per essere decifrati e compresi con esattezza. Individuarli e ben interpretarli è la condicio indefettibile per aprire quelle porte che il Maestro fa intravvedere con la forza di ogni parola, di ogni nota musicale. Questo libro invita ad aprire quelle porte, e svela finalmente in modo compiuto e organico il pensiero di Franco Battiato spesso travisato, da molti ritenuto “astruso” e in tempi di gran frastuono come i nostri probabilmente neppure ascoltato con la dovuta attenzione. “Attenzione”, parola chiave del pensiero di Gurdjieff, senza la quale entrare in sintonia con il genio di Franco Battiato non sarà mai agevole, né forse possibile. Prefazione del maestro Antonio Ballista.
Vincenzo La Monica & Giuseppe Piccinno, La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato, La Vela, Lucca, settembre 2021
Autunno 2019. Da oltre due anni Franco Battiato è sparito dalle scene. Il giornalista Federico Falco, che ne ama il percorso artistico e umano, si incarica di scoprire cos’è accaduto al musicista, sospettando che sia scomparso come quei suoi conterranei che coltivarono il vizio siciliano dell’assenza. Empedocle. O Ettore Majorana, vagheggiato al punto da finire in una sua canzone. Federico scoprirà, recandosi in Sicilia, che la villa di Battiato è disabitata, forse venduta. Del musicista restano una musicassetta, una lista autografa con i titoli di dieci brani inediti e il gilet che aveva indosso all’ultimo concerto. Tra l’Etna e la costa del ragusano, saranno quattro donne a insegnargli come cercare i segreti dentro i dettagli dimenticati.
Con Franco parlavamo di tante cose. Di libri, di calcio e di musica, ovviamente. Ma a me piaceva porgli domande di politica. Lo tenevo in grande considerazione perché lui aveva capito col solito anticipo che l’unico gesto politico sensato dei nostri tempi era la resa, sventolare sul ponte la bandiera bianca di fronte alla perdita irrimediabile dell’Eden, alla miseria che era diventato l’uomo con la sua democrazia abusata, i suoi problemi sociali, i suoi miti culturali, le sue minuscole prigioni familiari, la sua uniformità di gregge, la sua mediocrità del lavoro per avere un mese all’anno di ferie. E siccome aveva frequentato la scuola di Gurdjieff e meditava in dialogo con le stelle, era stato capace di farlo cantare a milioni di persone che erano in quella condizione che lui disprezzava.
Graziana Di Biase, Il cinema di Franco Battiato. Un mezzo di Conoscenza (2ª edizione), Sette Città, Viterbo, agosto 2021
Alessandro Quinti, Addio a Franco Battiato. Una riflessione, 2021
La notizia della scomparsa di un uomo e di un personaggio del calibro di Franco Battiato (23 marzo 1945 – 18 maggio 2021) ha suscitato tristezza e sgomento; un autentico dolore che si è automaticamente andato a sommare a quella tristezza e a quello sgomento che negli ultimi anni più volte abbiamo sentito arrivare senza preavviso nei nostri cuori, di fronte alla dipartita di grandi intellettuali, scrittori, musicisti ed artisti in genere. Istanti lunghi un secolo che abbiamo condiviso insieme ripercorrendone le vite e le opere.
Franco Pulcini, Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto. Conversazioni autobiografiche (2ª edizione), E.D.T., Torino, maggio 2021
La gioventù in Sicilia, gli esordi milanesi e la gavetta nelle balere, la sperimentazione delle droghe, l’arrivo della musica elettronica e l’incontro con Stockhausen, la scoperta della religiosità mediorientale e laica, le tante canzoncine intelligenti, le grandi creazioni spirituali, e molto altro. Pubblicato in prima edizione nel 1992, il primo libro in cui Battiato racconta la sua storia di uomo e di musicista.
Fabio Zuffanti, Segnali di vita. La biografia de “La voce del padrone” di Franco Battiato, introduzione di Marco Morgan Castoldi, prefazione di Aldo Nove, Baldini+Castoldi, Milano, maggio 2021
Il 21 settembre 1981 è una data scolpita nella Storia della musica italiana: quel giorno Franco Battiato pubblica il suo undicesimo album, La voce del padrone. È il più pop e al tempo stesso il più difficile, infatti che cosa vorrà mai dire «cerco un centro di gravità permanente»? E un’atmosfera così festosa, i testi quasi incomprensibili ma che rimangono subito in mente, le musiche coinvolgenti ma spiazzanti, che cosa significano?
Questo disco non è meno raffinato dei precedenti, anzi, però ha qualcosa che agli altri mancava: una volontà di comunicazione, di stupire sin dal primo ascolto, e il proposito, quasi folle, di arrivare all’immaginario collettivo pur nella complessità di riferimenti, giochi di parole, ermetismo. In ogni caso, Battiato ci riesce: La voce del padrone diventa il disco più venduto di sempre in Italia (oltre un milione di copie). E oggi è ancora venerato: appena sette tracce, mezz’ora di melodie perfette impresse nella memoria di intere generazioni. Per l’eternità, come capita solo ai capolavori.
Segnali di vita, scritto da uno dei massimi esegeti del Maestro siciliano, ripercorre la genesi dell’opera: gli antefatti, la creazione di un personaggio scostante e irresistibile, le ragioni di un record così clamoroso, il contesto sociale e musicale nell’Italia di quegli anni, la voglia del Nostro di non ripetersi mai, il suo desiderio di sbancare le classifiche ma di continuare le sue ricerche senza clamori, lo stu-io dettagliato del metodo compositivo, delle registrazioni, della copertina, delle singole canzoni, l’impatto sul pubblico. Soprattutto su un ragazzino di 13 anni che, grazie a questo album, imparerà ad amare visceralmente la musica e si porrà molte domande su ciò che Battiato voleva comunicare e su quanto ci fosse da imparare grazie a lui. Fino a rendersi conto che La voce del padrone sarebbe diventato il disco che più di ogni altro gli avrebbe cambiato la vita.
A lui, come a tantissimi altri.
«Fabio ti prende per mano e, fin dalle prime pagine, ti cala in una storia che è quella di Franco Battiato e di tutti noi, in una girandola di descrizioni, aneddoti e approfondimenti condotti sul filo di un racconto magistrale.»
— Aldo Nove
È sempre stato geniale, / più originale di tutti. / E proprio per questo / che risuona nel tempo. / Battiato mi spezza il cuore, / è sempre stato signore, / al di sopra degli altri / ed è per questo, / che più in alto ti porta il canto, / ma ti spezza il cuore.
— Marco Morgan Castoldi
Stenopeica, Franco Battiato, Teresa De Sio & Giovanni Lindo Ferretti, Kathmandu. Diario del kali yuga (2ª edizione), a cura di Martino Nicoletti, musiche di Roberto Passuti, Le Loup des Steppes, Crédin 🇫🇷, maggio 2021
Un itinerario iniziatico fatto di suoni e parole guida alla scoperta della mitica città sacra di Kathmandu, la splendida perla dell’Himalaya incastonata tra le scintillanti vette del Nepal. Le ricercate sonorità della formazione musicale degli Stenopeica si fondono con la voce e i preziosi contributi artistici di Franco Battiato, Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti. Un autentico diario dal Kali Yuga – l’oscura epoca finale che, secondo l’antica mitologia indiana, conclude un ciclo cosmico – composto da testi e fotografie che narrano di una metropoli in pelle viva e di come questo stesso universo urlante sappia ancor oggi dispensare bagliori di autentico splendore e d’indicibile quanto affilata bellezza. Un’opera immancabile per chiunque possieda timpani capaci di librarsi verso il cielo delle stelle fisse.
“… Kathmandu. I vivi contano i morti tra dita e pollice. I morti contano i vivi da dietro le finestre. Lungo la strada, in alto, elettricità che corre in filamenti…”
Wolfgang Haberl, Franco Battiato: Oh! Sweet Nuthin’, 2021
Auch wenn es in den letzten Jahren sehr viel stiller um den fünfundsiebzigjährigen sizilianischen Allroundkünstler Franco Battiato geworden ist (wozu auch Gerüchte um eine mysteriöse Krankheit beigetragen haben), gehört er sicherlich weiterhin zu den großen Superstars der italienischen Musikszene. Der wohl wichtigste Kritiker Fabio Zuffanti hat ihn sogar in eine Reihe mit Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini und Antonio Vivaldi gestellt. Doch außerhalb Italiens ist Franco Battiato oft unbekannt geblieben.
Haberls Studie ist das erste Buch in nicht-italienischer Sprache über den Ausnahmekünstler und möchte dem deutschsprachigen Publikum vor allem die thematischen Inhalte seiner 30 Studioalben näherbringen, die als U-Musik klassifiziert werden, ohne aber Battiatos reiche E-Musik- und Filmproduktion völlig aus den Augen zu verlieren.
Giovanni Zilio, Trovare l’alba dentro l’imbrunire. Misticismo ed esoterismo in Franco Battiato, Intermedia, Orvieto (TR), aprile 2021
Metafore e simbolismi esoterici, liriche barocche e melodie pop, culture lontane e orizzonti vicini. L’opera di Franco Battiato è contrassegnata da un’enorme quantità di segnali, messaggi subliminali che si richiamano a dottrine, insegnamenti mistici e trascendentali nei quali individuare una possibile soluzione, una via d’uscita dalla crisi dell’Occidente. Il Maestro di origini catanesi ha fatto degli interessi esoterici e filo-orientali il fulcro della propria produzione musicale a partire da L’era del cinghiale bianco del 1979 fino a Caffè de la Paix, ponendosi come figura di collegamento tra la nostra cultura e diverse correnti mistiche, in particolare quella islamica dei sufi e quella esoterica di George Ivanovitch Gurdjieff, dalla quale ha appreso le tecniche di meditazione e la “legge dell’Ottava”, metafora dell’equilibrio energetico tra il microcosmo e il macrocosmo. La ricerca del sacro e un originalissimo percorso spirituale rappresentano le coordinate da approfondire per avvicinarsi all’universo interiore di questo grande e unico artista.
Franco Battiato. Antologia. 30 brani in linea melodica, testo e accordi, a cura di Alberto Moraschini & Michele Gentilini, Hal Leonard, 2021
Introduzione all’antologia a cura di Riccardo Bertoncelli.
Filippo Leonardi, Franco Battiato: fra occidente e oriente. Il ripostese Franco Battiato visto da un altro ripostese, novembre 2020
Credo che un essere umano come Franco Battiato sia una persona speciale, unica nel suo genere.
Egli è un poeta di note, un artista geniale e talentuoso.
Se le stelle potessero ascoltare le sue canzoni credo che si sentirebbero molto più vicine alla terra e molto meno sole.
Battiato parla all’uomo del suo tempo e di ogni generazione, pronto a stupire, a riflettere, a incantare, a lenire le ferite dell’anima. Mentre i sogni attraversano il mare, Franco supera lo spazio, la luce, le correnti gravitazionali, lasciando che nulla possa colpirci e trasformarci, permettendoci voli imprevedibili e ascese velocissime, traiettorie impercettibili in codici di geometria esistenziale. Di fronte a tale grandezza non possiamo non considerarlo un Maestro, di quelli che i nostri figli troveranno nei libri di scuola.
Aldo Nove, Franco Battiato, Sperling & Kupfer, Milano, ottobre 2020
La facoltà dello stupore: è questo il nucleo attorno al quale orbita l’intera esperienza artistica di Franco Battiato, la matrice che accomuna tutti i brani della sua vastissima produzione. La sua musica è un dono, un invito a smarrirsi per poi ritrovarsi; è un’esortazione a sperimentare continue incursioni in un altrove sconosciuto, negli infiniti «mondi lontanissimi» che possono aprirsi lungo il cammino delle nostre vite. Ed è proprio questo «senso di stupore inaudito» il sentimento dal quale prende le mosse Aldo Nove per ripercorrere la parabola umana e creativa del musicista siciliano e illuminare le incessanti peregrinazioni dello spirito che la alimentano. In queste pagine conosceremo un giovanissimo Battiato che a Riposto, in Sicilia, trascorre interi pomeriggi ad ascoltare i suoni della natura, con l’inquietudine di chi ha sempre voglia di andare via; anni dopo, a Roma, lo vedremo incassare il «le faremo sapere» dei discografici, per poi seguirlo a Milano, dove muoverà i primi passi nel mondo della musica e si imporrà all’attenzione del pubblico e della critica come una delle voci più originali del momento. Leggeremo di incontri sorprendenti, di turbamenti capaci di trasformarsi in musiche e parole, in suoni che sembrano provenire dal recesso dell’anima e hanno la forza di dilatare il tempo e lo spazio. Verremo condotti per mano nei meandri dell’opera di uno dei più grandi geni della musica contemporanea e saremo chiamati a cogliere i «frammenti dell’infinito» disseminati lungo un percorso musicale ed esistenziale di rara intensità.
Infine, leggeremo le parole d’amore e di riconoscenza di un grande scrittore nei confronti di un uomo in grado come pochi altri di trascendere i confini, di guardare oltre le cose.
I suoni erano inauditi, ma facevano parte di me. Rarefazioni che avevo pur vissuto, anche se mai trovate espresse nel panorama musicale che mi circondava. Come un viaggi in abissi che contenevo.
In un altro spazio.
In un altro tempo.
Fabio Zuffanti, Franco Battiato. Tutti i dischi e tutte le canzoni, dal 1965 al 2019, Arcana, Roma, giugno 2020
Franco Battiato è uno dei più grandi compositori d’Italia. La sua figura merita di svettare insieme a immortali del passato come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi. Non solo, Battiato è anche uno dei più grandi divulgatori di cultura che il nostro paese ricordi, e ciò grazie al semplice uso di canzoni, che spesso non arrivano a cinque minuti di durata, e all’enorme capacità di condensare alto e basso, di mischiare profumi provenienti da terre vicine e lontane, di citare il più infimo programma televisivo insieme alle più alte opere filosofiche, mistiche e religiose, di divagare sull’esoterismo, di mescolare pop, rock, cantautorato, elettronica, dance, opera, musica classica e psichedelia.
Dopo essersi soffermato sulla prima parte della sua carriera in Battiato: La voce del padrone, Fabio Zuffanti sviscera l’opera discografica di Franco Battiato in un volume che analizza, con maniacale dovizia di particolari, ogni album e canzone registrata dal nostro tra il 1965 e il 2019, al fine di aprire un forziere fatto di tesori preziosi e mostrare al lettore di quanta ricchezza musicale e culturale siano pregne le sue invenzioni.
A chiusura del volume è presente un’appendice sul cinema di Franco Battiato a cura del cantautore (già targa Tenco) Fabio Cinti, che per l’occasione veste i panni del critico cinematografico.
Enzo Di Mauro, Fenomenologia di Battiato (2ª edizione), con un saggio fotografico di Roberto Masotti, Auditorium, Milano, maggio 2020
I giornalisti musicali, specie con Battiato, non esercitano il mestiere della critica. Essi lo considerano – a ragione – uno fra i più bravi, e dunque non lo discutono neppure. Essi pensano ad altro piuttosto che pensare l’impensabile. (…) Temono di non capire e perciò non capiscono. La loro domanda è sempre la stessa: “Chissà cosa vorrà dire? Non può essere così semplice”. Che è poi la traduzione in altro ambito dell’italica sottocultura complottistica che si chiede di continuo: “Cosa c’è dietro?”. Essi, con Battiato, hanno rinunciato fin da subito alla letteralità. In Battiato, per i giornalisti, una cosa non è mai una cosa. È sempre un’altra cosa ancora. Invece, in quelle canzoni – nelle più belle, nelle più riuscite, nelle più ispirate – la forza si nasconde in superficie. Esse sono prive di profondità, pronte a polverizzarsi quando vedono la luce o sentono l’aria. Anche la sineciosi è visibile, limpida, esposta. Battiato è il musicista meno misterioso che esista, colui che più di chiunque altro non può che mostrarsi nudo, anzi scarnificato. Si potrebbe dire, con un paradosso, che non ha inconscio. Trattandolo alla stregua di un asceta, di un mistico, di un veggente, di un povero romito o di un monaco trappista, i giornalisti finiscono per neutralizzarlo, per renderlo inoffensivo. Naturalmente, tutto questo Battiato lo ha capito e ne approfitta. Dinanzi a una stampa fatta di discenti, egli si chiede: “Dove vogliono arrivare?”.
— dal testo di Enzo Di Mauro
Lucio Giuliodori, L’arte come Via Iniziatica: Battiato attraverso Gurdjieff (2ª edizione), CreateSpace, Seattle 🇺🇸, 2020
La concezione del mondo dell’artista, calato in una realtà a lui aliena per diverso spessore qualitativo, emerge dai testi ed evidenzia il percorso della Quarta Via di Gurdjieff.
Questo saggio intende proporre una riflessione sull’indissolubile connubio tra cammino artistico e cammino iniziatico, tra creazione artistica e creazione di sé, evidenziando come i due percorsi si arricchiscano a vicenda proprio in virtù della loro alchimia.
Filippo Patti, Il mio amico Franco Battiato, presentazione di Sebastiano Messina, La Rocca, Riposto (CT), ottobre 2019
Franco Battiato. Camminando con le aquile, a cura di David Nieri, Clichy, Firenze, 2019
«Poteva sembrare che fossi un compositore con tutt’altre mire, sganciato dalla musica leggera (e in qualche modo lo sono rimasto), ma la verità è che io sono stato creato, se così si può dire, soprattutto per fare canzoni.»
Fosse nato due secoli prima, Franco Battiato sarebbe stato un compositore classico. Oppure un filosofo. Oppure entrambi. E forse neanche questo gli sarebbe bastato. Definirlo «cantautore» è assolutamente limitativo. Perché l’artista siciliano, uno dei più rappresentativi del panorama musicale italiano, resta una voce fuori dal coro, non etichettabile né inquadrabile in una categoria precisa. Dai primi esperimenti pop al progressive sperimentale degli anni Settanta, passando attraverso gli Ottanta con album indimenticabili, fino alle collaborazioni eccellenti e la ricerca filosofica e letteraria degli ultimi anni, Battiato ha lasciato un segno indelebile nella cultura del nostro Paese.
Maurizio Macale, Franco Battiato: oltre “La Cura”. Elementi per un tentativo di spiegazione integrale di un brano musicale unico…, Lithos, Roma, 2019
Con il presente saggio su La Cura di Franco Battiato/M. Sgalambro, M. Macale ha inteso rendere un doveroso tributo ad una canzone-sinfonia davvero unica al mondo… Sintesi perfetta di tutto ciò che Battiato è andato ri-cercando nei suoi vari decenni di intensa creazione Spirituale, artistica ed umana, esempio ideale di fusione di impegno interiore, di Réchèrche, di altruismo, di premura verso il proprio simile, di Amore senza condizioni, di supremo interesse verso la vita e gli inciampi di qualunque Creatura si trovi, per avventura o per missione o, ancora, per decisione Trascendente, a calcare il suolo di questo strano, opaco, Pianeta, che tende di suo a trascinarci in basso. Per cui Battiato intende “sollevare le correnti gravitazionali, lo spazio e la Luce, per non farti invecchiare…”, ben consapevole, come tutti i Maestri, che, per nostra natura, normalmente siamo destinati ad attirare impasses e sconfitte… Una particolare importanza l’Autore annette da sempre alla produzione artistica del musicista di Catania non solo dal punto di vista prettamente musicale, ma anche da quello del pensiero Tradizionale ed Esoterico. Stretto è il collegamento delle tematiche testuali-musicali di Battiato con il pensiero del Maestro Georghij Ivanovitch Gurdjieff, di cui, non a caso, Battiato ha pubblicato per primo alcune opere in Italia, con la casa editrice, da lui fondata, dal nome “L’Ottava”, avente un puntuale riferimento alla fondamentale Legge del Sette o dell’Ottava, fatta conoscere in Occidente proprio da Gurdjieff. Di tutto questo (e di molto altro) si parla in questo Libro, che analizza il testo di La Cura verso per verso e, quasi, parola per parola, oltre a tracciare collegamenti con le più varie e diverse esperienze Spirituali, Mitiche, Simboliche, Esoteriche, leggendarie, letterarie, poetiche, religiose, socio-antropologiche, del mondo intero e di tutte le Civiltà. Anche fino al punto che a qualcuno potrebbe venire il sospetto che i collegamenti in qualche caso siano un poco… avventurosi. I rimandi sono, in realtà, sempre puntuali e attinenti, ma nel profondo: al punto che all’Autore, ad opera conclusa, è venuto il doloroso – ma fallace – sospetto di non avere potuto mettere mano all’intero mondo Simbolico che La Cura, quasi all’insaputa degli autori medesimi, implica. Resta compito del lettore esplorare l’enorme mole di materiale quasi ‘vulcanico’, effuso dalla miniera interiore dell’Autore. Di sicuro un ricercatore dello Spirito troverà nel presente saggio autentici tesori Sapienziali e, forse, anche ciò di cui è in cerca…
Temporary Road. (una) Vita di Franco Battiato, dialogo con Giuseppe Pollicelli, La Nave di Teseo, Milano, dicembre 2018
Considerato il “Maestro” per eccellenza della musica italiana, capace di coniugare sperimentazione e pop, spiritualità e successo, meditazione e cinema, Franco Battiato è soprattutto un ineffabile spirito libero, impossibile da contenere in un’unica dimensione.
In Temporary Road Battiato si racconta con confidenza e completezza, nei luoghi della sua Sicilia – l’Etna, Milo – e dei tour più recenti, ripercorrendo le tappe fondamentali del suo percorso artistico e umano, della sua complessa biografia musicale e culturale.
Emerge essenziale, limpida e irripetibile la voce di un artista che si muove nel mondo con la tensione a spiegare ciò che può essere spiegato e a nascondere ciò che deve rimanere taciuto, in un’indagine ininterrotta verso l’evoluzione di sé e dell’arte.
Il cofanetto contiene il film documentario di Giuseppe Pollicelli e Mario Tani, presentato al Torino Film Festival, e un libro inedito di Franco Battiato, arricchito da foto del backstage, in cui l’artista rivive la sua carriera e le sue tante, repentine, rivoluzioni.
“La vita è una faccenda serissima.”
Fabio Zuffanti, Battiato. La voce del padrone. 1945-1982: nascita, ascesa e consacrazione del fenomeno, Arcana, Roma, aprile 2018
Franco Battiato è da oltre cinquant’anni una figura unica nel panorama artistico italiano per il suo impavido muoversi tra il pop e la ricerca più ardita, fino a esplorare il mondo dell’opera, della pittura e del cinema. Ogni passo compiuto da Battiato è peculiare per coraggio, originalità, intraprendenza e forza di volontà. Questo libro narra del percorso che da un piccolo paese siciliano arriva alle vette delle classifiche: dal 1945, anno di nascita del musicista, al 1982, momento della consacrazione con La voce del padrone, uno degli album più venduti nella storia della discografia italiana. In questo lasso di tempo il cammino di Battiato è impervio e segnato da numerose crisi: abbandona il paese natale per affrontare la metropoli e le sue sirene incantatrici, realizza il sogno di diventare musicista ma presto rinuncia al facile successo commerciale, imbocca la strada della sperimentazione, divide aspramente pubblico e critica fino a tornare sui propri passi per riprendersi, finalmente, quel successo che aveva solo sfiorato agli albori della carriera. Per ricostruire questa appassionante vicenda, Fabio Zuffanti ha effettuato una certosina ricerca in tutto ciò che finora è stato pubblicato sull’argomento e ha analizzato ogni singola canzone dell’artista siciliano (relativamente al periodo citato) con scrupoloso fare musicologico. Ma non sono solo i brani di Battiato a essere sviscerati dall’attenta penna del musicista/scrittore genovese, bensì anche i concerti, le scelte di vita e tutte le collaborazioni, dichiarate e non. Zuffanti ha inoltre interpellato un gran numero di persone che hanno percorso piccoli o lunghi tratti di strada insieme a Battiato: musicisti, grafici, fotografi, giornalisti, collaboratori o semplici amici che con i loro contributi inediti raccontano gustosi retroscena su canzoni, dischi, concerti, registrazioni, copertine, foto, partiture e misticismo. Anche lo stesso Battiato è chiamato a ripercorrere la sua ascesa e consacrazione, e lo fa tramite rare dichiarazioni estrapolate da interviste d’epoca e incontri vari. Dichiarazioni che mettono in luce il suo carattere fiero e senza compromessi, in analisi sempre lucide e illuminanti su arte e società.
Battiato. Niente è come sembra. Parole e musiche, cronache e interviste, a cura di Gianni Castiglioni, Kaos, Milano, febbraio 2017
Questo libro ripercorre cinquant’anni di attività musicale e artistica di Franco Battiato. A una dettagliata cronologia biografica, segue una antologia di interviste e di dichiarazioni pubbliche del musicista-cantante-regista siciliano, a partire dai primi anni Ottanta. Pagine indispensabili per conoscere il divenire umano e artistico e gli interessi culturali di Battiato, e per apprezzarne fino in fondo, e in maniera compiuta, la proposta artistica.
«Come arriverò al Duemila? Non lo so. Citerei, a braccio, da una bellissima poesia del persiano Omar Khayyam: “Due giorni ho cancellato dalla mia testa: il giorno che è passato, e quello che verrà”… Non mi sento affatto vecchio. Ci sono certi che a 18 anni sono già bigotti! Essere giovani è una conquista della mente, non una cosa anagrafica.» [1998]
«L’arte è qualcosa di sublime. Non possiamo considerare la musica come una colonna sonora per amori spezzati… La musica è una lingua in codice che ha il potere di trasportarti in mondi che non hai mai conosciuto… Il rapporto col pubblico non mi ispira né mi lusinga. La retorica rock non mi sfiora… L’Italia è un Paese incivile governato da ladri, questa Italia fa schifo.» [2012]
«Nascere esseri umani e un grande privilegio, abbiamo il libero arbitrio. Anche se ho visto cani molto più spirituali di tanti uomini… Ho avuto molte storie [sentimentali], non tutte lunghe, ma al matrimonio non ho mai pensato – la sola idea mi fa venire voglia di spararmi.» [2015]
Paolo Jachia & Alice Pareyson, Franco Battiato. La cura. 27 canzoni commentate 1971-2015, Fabio D’Ambrosio, Milano, settembre 2016
È il libro che raccoglie analisi testuali di 27 canzoni scelte di Franco Battiato con testo a fronte.
Nasce dal tentativo di portare uno strumento di tecnica letteraria, il commento e la parafrasi, alla canzone d’autore e vuole sottolineare l’appartenenza di Franco Battiato a una concezione dell’arte che prosegue le tensioni più alte e più significative delle avanguardie artistiche novecentesche.
L’analisi testuale permette di approfondire le tensioni mistiche, teologiche e filosofiche presenti in tutto il lavoro artistico di Battiato che si sommano e non si escludono: la sua enciclopedia culturale infatti è estremamente aperta e non dogmatica.
Il lavoro sottolinea anche l’importanza del contributo di Manlio Sgalambro.
Stenopeica, Franco Battiato, Teresa De Sio & Giovanni Lindo Ferretti, Kathmandu. Diario del kali yuga, a cura di Martino Nicoletti, musiche di Roberto Passuti, Le Loup des Steppes, Crédin 🇫🇷, 2016
Fabrizio Basciano, Battiato ’70. Tra popular music e avanguardia colte, Crac, Falconara Marittima (AN), giugno 2015
Un viaggio tra le avanguardie colte e la popular music attraverso una serie di autori e band che, nella sperimentazione, hanno trovato il proprio “centro di gravità permanente”: in primis, Battiato. Tra gli studi di Stockhausen e l’alea di Cage, tra il minimalismo americano e il collage sonoro, tra le avanguardie popular e le volate elettroniche sui primi sintetizzatori analogici da palco, il Battiato degli anni ’70 rappresenta un modello di sperimentatore e ricercatore sonoro che in Italia non aveva precedenti e forse non ebbe neanche successori. Un caso a parte insomma, il caso di un musicista mosso da un’inquietudine foriera di sempre nuovi esiti discografici, ognuno molto distante, e stilisticamente e concettualmente, dagli altri. Il tentativo di trattare, analiticamente e dunque musicologicamente parlando, fenomeni e autori troppo spesso ritenuti, dal mondo accademico, non particolarmente meritevoli di uno studio approfondito a causa di una certa discontinuità col mondo delle accademie e dei conservatori. Tutto questo e molto altro ancora è Battiato ’70.
Lucio Giuliodori, Sincretismi dell’indicibile: Battiato, Sgalambro, Gurdjieff, CreateSpace, Seattle 🇺🇸, 2014
Ciò che emerge dall’opera di questi grandi maestri è un’impellente, dirompente e trasversale necessità espressiva che nella multilateralità creativa concreta la sua sostanza precipua in cui la facondia e la pluralità dei linguaggi travalica e ingloba frattalicamente musica, poesia, letteratura, filosofia e psicologia. Gadamer disse che «la cultura è l’unico bene che se condiviso aumenta». Specificità non presuppone esclusività, non impone univocità piuttosto marcate diversità fomentano e promuovono ricchezza sincretista: in un connubio di tale portata, di tale profondità introspettiva, quale quella proposta dagli autori presi in esame in questo saggio, è la libertà espressiva, valorizzante e valorizzantesi nella tesaurizzazione del sapere, a fondare un rutilante sentiero di conoscenza. Di questo sentiero elitario intende occuparsi tale saggio, inquadrandolo in una prospettiva che vede nel (meta)linguaggio l’empito adamantino in limine al quale si staglia il periplo di un affascinante gioiello filosofale.
Francesco Messina, Ogni tanto passava una nave. Viaggi e soste con Franco Battiato, Bompiani, Milano, novembre 2014
Non è l’ennesima biografia di Franco Battiato, non è un libro di musica, tantomeno d’arte.
Più che altro è una storia fatta di progetti in salita, di viaggi non sempre prevedibili e altre amenità varie, intraprese da due amici che hanno scelto anche di lavorare insieme su questioni molto pop e altre che non lo sono affatto. È la cronaca, raccontata e disegnata, di quasi una quarantina d’anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: quelli della musica, della grafica, del teatro, del cinema e di quant’altro fosse al tempo necessario affrontare per trovarsi sempre più spesso coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi.
“Quest’uomo di altri tempi, consapevole, acuto, che sta sempre un passo indietro, un po’ inibito dal suo naturale pudore, ha manifestato lo stesso il suo notevole talento, nella grafica e nella musica. Questo libro mostra la sua eccellenza segreta che ho sempre notato: ‘la Scrittura’.”
— Franco Battiato
Franco Battiato. Il silenzio e l’ascolto. Conversazioni con Panikkar, Jodorowsky, Mandel e Rocchi, a cura di Giuseppe Pollicelli, Castelvecchi, Roma, luglio 2014
Quattro incontri con altrettanti ricercatori di verità, esseri umani dai percorsi di vita molto diversi, ma uniti dalla stessa apertura al dialogo, da un’analoga sete di conoscenza. La conversazione è il cuore di questa raccolta, nella quale Franco Battiato, con l’aiuto dei suoi interlocutori, affronta gli argomenti cardine della sua visione del mondo: il rapporto con il divino, le applicazioni concrete delle pratiche mistiche, la reincarnazione, l’eccellenza nell’arte. È sorprendente allora notare come questi quattro testi, brevi e bilanciati dal discreto interloquire del conduttore, si richiamino sottilmente l’uno con l’altro: dall’alchimia visionaria di Alejandro Jodorowsky all’esperienza profonda del sufismo per un intellettuale come Gabriele Mandel, alla scoperta della tradizione vedica per il musicista Claudio Rocchi. Temi ricorrenti quali il valore del silenzio, l’attenzione per il corpo, l’affermazione di uno spazio interiore e il superamento della dualità assumono qui la forma di piccole ma luminose scintille di riflessione, che trovano nelle parole di Raimon Panikkar, grande costruttore di ponti tra le tradizioni religiose, la loro più vertiginosa definizione.
«Per alcuni Dio appartiene principalmente al passato, per altri al futuro e, per quelli che vengono detti mistici, il divino è primordialmente presente»
Lucio Giuliodori, Franco Battiato: visions of freedom, CreateSpace, Seattle 🇺🇸, 2014
Franco Battiato. Jonia me genuit. Discografia leggera, discografia classica, filmografia, pittura, a cura di Giuliano Allegri & Giosuè Allegrini, La Bezuga, Firenze, agosto 2013
Guido Guidi Guerrera, Avatar beauty project. Oltre la fisiognomica, Verdechiaro, Baiso (RE), maggio 2013
In un mondo dove chiunque può fare ricorso al chirurgo estetico, cambiando a piacimento connotati e forme; dove chiunque può declinare la propria individualità in innumerevoli modi mediante i mezzi della costruzione virtuale di se stessi, ha ancora senso parlare di fisiognomica in senso classico?
Tutti, insomma, paiono essere piccoli architetti della propria immagine, e perfino di una vasta gamma di connotazioni comportamentali, proiettate con un demiurgico click del mouse nel cyberspazio della second life: un modo assolutamente diverso, anche rispetto a un mucchietto di anni fa, di pensare se stessi e di proiettare il proprio eidolon nel mondo, divenuto avatar.
Questo libro non ha nulla del volume classico sulla fisiognomica. Si configura piuttosto come un’indagine quasi holmesiana che, partendo da una serie di indizi, intende approdare a una qualche conclusione. Strada facendo, non si tralasceranno i fondamenti generali della materia più classica, ma tentando di rimanere a occhi ben aperti e assolutamente fermi nell’intento di volerne fare, per dirla con le parole del venerabile Jorge, soltanto «mera ricapitolazione».
Credo che Guido Guerrera abbia ragione nell’affermare che nel mondo attuale sia ormai praticamente impossibile parlare di fisiognomica in senso classico. Ci possiamo trasformare in un’infinità di modi e le centomila maschere pirandelliane, adesso, non sono più solo un’astrazione metaforica. Forse l’incedere, lo sguardo e gli atteggiamenti di una persona possono ancora tradire chi è davvero e «da quante volte vive», quali elementi identificativi della nostra storia antropologica impressa nel corpo che indossiamo. Del resto concordo con Guido che non abbiamo più un solo volto con cui nascere e morire: ne possiamo creare a volontà ricorrendo al chirurgo estetico o manipolando la nostra immagine grazie all’uso di Photoshop.
Questo lavoro rappresenta una ricerca nuova e originale che spiega molte cose sulle origini del nostro essere e lascia all’immaginazione la direzione verso la quale il fato va spingendoci.
— Franco Battiato
Fulvia Degl’Innocenti, Il primo concerto, illustrazioni di Paolo D’Altan, rueBallu, Palermo, maggio 2013
“Tutto era più bello di come lo aveva immaginato: Thomas si sentiva l’anelo di una lunga catena di cui ogni persona del pubblico faceva parte, tutti collegati dalla musica che si spandeva nell’aria… Guarda lassù! – disse sua madre con il braccio teso verso il cielo – Uno di questi asteroidi si chiama 18556 Battiato…”
Gianluca Pontalto, I love Battiato. Dell’ascoltare le canzoni del Maestro in spiaggia, Della Gensola, Roma, settembre 2012
Riccardo Storti, Fisiognomica di un cantore. Franco Battiato in 100 pagine, Aereostella, Milano, marzo 2012
Una guida introduttiva al Battiato “leggero”, non perché ve ne sia uno “pesante”. Partire dalle canzoni di una discografia quarantennale per addentrarsi in un affascinante labirinto di letture e congetture. Dallo sperimentalismo degli esordi ai successi popolari, attraverso incontri con uomini straordinari. È la Fisiognomica di un cantore tratteggiata in poche linee essenziali, come i paralleli e i meridiani di un planisfero sul quale navigare sicuri. Un atlante da consultare in “viaggio” perché ogni canzone di Battiato può portare molto lontano e regalare intuizioni inaspettate su noi stessi.
Graziana Di Biase, Il cinema di Franco Battiato. Un mezzo di Conoscenza, Sette Città, Viterbo, 2011
Christian Zingales, Battiato on the beach, Arcana, Roma, settembre 2010
Fare un viaggio nel mondo di Battiato significa lambire tutta una serie di dinamiche antropologiche, non solo il ruolo dell’artista nella società ma quello dell’uomo al cospetto di sé. L’alterità dello sguardo del musicista siciliano, il suo portare impressa nel viso una dialettica fatta di registri opposti, la sua continua tensione verso il superamento dei limiti e il contrasto luminoso tra la tendenza all’invettiva più sprezzante e la messa a fuoco dei temi centrali della morte e di Dio, spingono a identificare l’immagine non solo di un artista cardine nella storia musicale della nostra contemporaneità, ma di uno degli uomini più importanti della storia italiana. Le idiosincrasie di Battiato nei confronti della mafia, o di Berlusconi, o delle mode, la sua capacità di veicolare una spiritualità vera, l’approccio alle cose costantemente viscerale, lontano da ogni intellettualismo accademico, sono tappe e modi di un alieno prestato all’espressione sonora, la cui camera ha spaziato dalla più artigianale acquisizione del mestiere a uno sperimentalismo radicale diventato culto planetario, dalla rivoluzione pop che ha cambiato la faccia della canzone italiana a un inquieto ma sicuro errare nelle lande di tutto ciò che è possibile in arte e in musica.
«Io credo nella differenza tra bene e male. Ci credo profondamente»
Giuseppe Pulina, La cura. Anche tu sei un essere speciale, Zona, Civitella in Val di Chiana (AR), maggio 2010
Canzone superba, unica, che non potrà mai venire a noia. Una chanson d’amour che, come l’autore-filosofo Giuseppe Pulina spiega in questo libro, non parla solo d’amore. Una canzone che pare scritta per chiunque l’ascolti: come se ognuno fosse l’essere speciale a cui è rivolta. Bella perché piacevole all’ascolto, perché sembra veramente poterti ristorare dalle fatiche, perché è una canzone di pace e perché contiene una raccomandabile istigazione alla felicità. E c’è anche chi pensa che La cura abbia dentro di sé un reale potere di guarigione, dalle vere malattie…
La cura è una canzone che fa bene all’anima o, se non si crede che esista un’entità con questo nome, La cura è una di quelle rare canzoni che sanno far bene al cuore e alla testa, alla salute dello spirito e alla prestanza del corpo. Culla i sogni di eternità degli innamorati e fa piangere e fantasticare le donne incinte che raccontano nei blog l’esperienza della maternità. Non è la classica canzone d’amore, perché chi l’ascolta non soffrirà per un rapporto finito e nemmeno brucerà per un nuovo desiderio.
Franco Battiato. Prove d’autore, a cura di Elisa Gradi, Skira, Milano, aprile 2010
Annino La Posta, Franco Battiato. Soprattutto il silenzio, Giunti, Firenze, gennaio 2010
Nessuno aveva mai ricostruito tanto precisamente, prima di questo libro, l’intricata vicenda di Franco Battiato, il suo affascinante percorso dalla Sicilia degli anni ’50 alla Milano dei ’60, dai desideri di nuova canzone allo sperimentalismo elettronico, alla cultura alternativa e infine al successo, a dischi venduti in milioni di copie.
Nell’arco di quarant’anni, Battiato è sempre stato un originale e stimolante agent provocateur, che non ha mai pagato dazio alle mode e ai luoghi comuni e con ostinazione ha cercato di evadere dal proprio stesso mito. In queste pagine è disegnata la sua ricerca, che passa per la sua musica senza distinzioni di genere ma anche per la spiritualità, per buone ed elevate letture, per il cinema che è la più recente passione e il modo di esprimersi a un nuovo, sorprendente livello.
Un libro ricchissimo di storie, incontri, progetti, nato da un immenso lavoro di compilazione oltre a numerosi contributi inediti raccolti appositamente dall’autore. Nell’arco della sua carriera, Battiato ha pubblicato più di 30 album che, a margine della biografia, qui vengono analizzati tutti, canzone per canzone.
“Ho cominciato la mia avventura musicale con un rapporto primordiale, in cui la musica era mito e il mito era la musica. Un mezzo per rappresentare l’evoluzione dell’uomo, la sua aspirazione a una dimensione superiore, l’elevazione di cui è capace e che è il suo destino. Ci sono voluti anni per capire cos’era questa evocazione, questo incantamento, questa specie di predestinazione. Ho sempre intuito, anche senza saperlo, che al musica è una porta dell’evoluzione. Uno strumento di consapevolezza, di ricerca della propria realtà interiore. Un mezzo per cantare la canzone dell’esistenza, la sua bellezza, il suo mistero e la sua gloria. La musica ha un potere incredibile, terapeutico, nella sua espressione più elevata conduce al silenzio – un silenzio che vibra, che danza, che canta.”
— Franco Battiato
Daniele Bossari, Battiato. Io chi sono? Dialoghi sulla musica e sullo spirito, Mondadori, Milano, novembre 2009
Le parole di Franco Battiato, nelle sue canzoni come in questo libro, hanno il raro pregio di trasportare la mente lontano dai luoghi ordinari, trascinarla in voli imprevedibili e ascese velocissime attraverso mondi esotici ed esoterici.
Battiato – Io chi sono? è un distillato del suo pensiero, un’immersione nell’universo filosofico e spirituale che fa da matrice alle sue canzoni (e ogni volta scoprire l’origine di un verso amato è una vertigine, una piccola illuminazione). Pagina dopo pagina, si incontrano storie e geografie straordinarie, lama tibetani e maestri sufi, passi dei Veda e del Mahabharata, insegnamenti del buddismo e della teosofia. Si discute di musica e di meditazione, di morte e di rinascita, di estasi mistiche e viaggi psichedelici, dei modi per resistere alla “cloaca” del mondo contemporaneo.
Daniele Bossari, appassionato come un fan e competente come un esperto, interroga Battiato nello stesso modo in cui un allievo farebbe col suo guru, spinto da quel proverbio giapponese per cui “chiedere è vergogna di un momento, non chiedere è vergogna di una vita”.
Il risultato è un libro profondo e sorprendente, magico nei contenuti come nelle atmosfere, un’autobiografia spirituale del più filosofo dei cantautori.
“Devi cercare di creare qualcosa per te stesso. Impegnati! Non pensare al guadagno, ai giudizi, al successo. Evolvendoti farai del bene anche agli altri.”
Lina Passione, La notte e il tempo. Divagazioni su Franco Battiato, Manlio Sgalambro e… altro, prefazione di Enrico Fubini, C.U.E.C.M., Catania, maggio 2009
Michele Falzone, Franco Battiato la Sicilia che profuma d’oriente, Flaccovio, Palermo, ottobre 2008
Una lunga conversazione con Franco Battiato, attraverso la quale viene fuori un ritratto inedito ed originale di uno degli artisti più poliedrici e geniali del panorama culturale del nostro paese. Sullo sfondo, le nostre due Sicilie: la sua, affacciata sul mare, con i suoi porti e i suoi commerci, i suoi giardini e i suoi profumi, con i suoi fuochi e le sue lave e la mia, isola nell’isola, affogata in un mare di ristoppie e di silenzi, in una arsura senza acqua e che odora ancora dell’odore di zolfo e del sudore doloroso dei suoi zolfatari. Il tutto in una alternanza di ricordi e nostalgie per il tempo che fu, per gli affetti perduti, per tutto ciò che poteva essere e non è stato.
Un’analisi lucida e a tratti impietosa di una terra che ancora oggi si dibatte tra ansia di Europa e un desiderio d’Africa.
Vanna Lovato, Franco Battiato. 1965-2007. L’interminabile cammino del Musikante, Riuniti, Roma, gennaio 2007
“Per me esiste solo questa legge: vado avanti per la mia strada. Chi è d’accordo, bene, chi non e d’accordo, bene lo stesso. Se poi viene il successo, tanto meglio”. Sperimentatore coraggioso e imprevedibile, Franco Battiato è da circa quarant’anni uno dei grandi protagonisti della musica italiana. Questo libro ripercorre la sua lunga avventura artistica attraverso l’analisi e il commento della sua discografia: dagli esordi nella canzone commerciale ai dischi sperimentali degli anni Settanta, dalle opere colte ai dischi spirituali degli Ottanta. fino alla più recente svolta rock. L’indagine si concentra sugli aspetti più squisitamente musicali delle sue composizioni, nel tentativo di catturarne sia i tratti stilistici peculiari che la camaleontica evoluzione nel tempo. Un ritratto a 360 gradi, completato in appendice da un approfondimento sulle sue attività collaterali di pittore, regista cinematografico e autore e produttore per altri interpreti.
Guido G. Guerrera, Battiato. Another link, prefazione di Umberto Broccoli, Verdechiaro, Baiso (RE), 2006
Another link è il nuovo lavoro di Guido Guidi Guerrera incentrato sulla figura del celebre artista Franco Battiato, non soltanto l’analisi ‘dal di dentro’ di un raro percorso sapienziale tradotto in arte ma specialmente il racconto di un’amicizia ormai antica, delle affinità di una ricerca comune e delle necessarie differenze di approccio.
Another link perciò non guarda tanto alla superficie dell’impegno artistico di Franco Battiato: si tratta piuttosto del piacere di scrutare nel profondo, servendosi proprio del punto di vista affettuoso e talora implacabile dell’amico.
L’autore ha raccolto in questo libro un gran numero di conversazioni estemporanee, articoli, interviste e anche alcuni camei tratti dal primo lavoro Franco Battiato. Un Sufi e la sua Musica. E al centro una lunga conversazione di Guerrera con Battiato su temi di portata generale, disegnata sullo schema concettuale dei ventidue arcani maggiori.
Another Link è inoltre impreziosito da autorevoli interventi come quelli di Manlio Sgalambro, Franco Cardini e Umberto Broccoli, cui è affidata la prefazione del libro.
Alessandro Pomponi, Franco Battiato. Discografia illustrata, Coniglio, Roma, settembre 2005
Questo volume documenta e celebra quarant’anni di attività discografica di Franco Battiato. La prima emissione a 45 giri L’Amore è partito risale infatti al 1965 e uscì in allegato al settimanale «Nuova Enigmistica Tascabile». Dagli anni 70 dei primi album sperimentali Fetus e Pollution per l’etichetta d’avanguardia Bla Bla ai grandi successi popolari degli album per la EMI nei primi anni 80, Patriots e La Voce del Padrone, fino all’intensa attività compositiva degli ultimi venti anni in cui Battiato, con successo di pubblico e di critica, ha praticato la composizione classica, la scrittura per orchestra e per complessi da camera e l’attività di produttore e di arrangiatore. Questo volume è la più aggiornata e approfondita guida alla vasta e variegata discografia di Franco Battiato.
Luca Cozzari, Franco Battiato. Pronipote dei padri del deserto (2ª edizione), con interviste esclusive a Franco Battiato, Manlio Sgalambro e Angelo Privitera, Zona, Rapallo (GE), settembre 2005
Franco Battiato ha quarant’anni di carriera, una carriera fatta di trasformazioni repentine, improvvise accelerazioni, cambi radicali, ma soprattutto segnata da una costante ricerca evolutiva. E non solo in ambito musicale: Franco Battiato non è solo l’autore di testi, musiche e arrangiamenti di canzoni memorabili, è anche produttore, scopritore di talenti, direttore artistico di importanti eventi di cultura, regista teatrale e cinematografico, pittore… Quale Battiato scegliere? In questo libro, l’autore Luca Cozzari punta decisamente al mondo delle canzoni.
Battiato rappresenta un caso singolare nel panorama italiano. Prima di lui, nessun artista era passato da iniziali esperienze commerciali e poco significative a lavori di radicale sperimentalismo – quasi fatti apposta per “non vendere” – per poi tornare alla forma-canzone, e questa volta con un successo strepitoso di critica e pubblico. Prima di lui, non si era mai sentito parlare di certi luoghi, di certi personaggi misteriosi, né mai si erano sentite certe rime inusitate, come “dorsali/katakali” in Voglio vederti danzare…
Con due interviste esclusive all’artista siciliano, realizzate in momenti diversi della sua carriera, e a Manlio Sgalambro e Angelo Privitera, tra i suoi più fidati e assidui collaboratori.
Paolo Jachia, E ti vengo a cercare. Franco Battiato sulle tracce di Dio, Ancora, Milano, 2005
«Se andrai in capo al mondo, troverai tracce di Dio. Se andrai in fondo a te stesso, troverai Dio» (Madeleine Delbrel).
Forse queste parole di una mistica contemporanea possono offrire una chiave di lettura per accostarsi – senza forzatura alcuna – alla personalità poliedrica di Franco Battiato musicista, poeta, regista, pittore.
L’autore di questo saggio – ripercorrendo i periodi che scandiscono la vita dell’artista – prova a rileggere i testi, la musica e la vita alla ricerca di quel Dio che ha lasciato tracce nei libri sacri, nella filosofia, nella spiritualità, nella mistica occidentale e orientale, nella natura. Il Dio di Battiato non è un Dio rivelato, ma Deus absconditus, dal volto indefinito, sempre oltre, misterioso e lontano.
Un libro estremamente stimolante per tutti coloro che amano Battiato e che, più o meno consciamente, cercano Dio.
E sarebbero felici di trovarlo.
“E ti vengo a cercare / perché sto bene con te / perché ho bisogno / della tua presenza.”
Franco Battiato. L’alba dentro l’imbrunire, a cura di Vincenzo Mollica & Valentina Pattavina, Einaudi, Torino, aprile 2004
«Può il testo di una canzone essere considerato poesia? Io dico invece: come si può porre una simile domanda? Basta scrivere o pubblicare libri di poesie, vincere premi letterari eccetera, per essere poeta? Solo menti burocratiche e livorose possono ignorare, misconoscere e sottovalutare gli strepitosi testi musicali degli ultimi quarant’anni. Nella canzone, miracolosa espressione del nostro tempo, parole e musica sono un corpo solo, stessa materia, non scindibile, ma non per questo classificabile come cosa “altra” dalla poesia. Certi autori di canzoni sono come dei piccoli Abramo, scopritori di codici di segrete lingue.
L’oscura consapevolezza delle petites perceptions.
Quell’ignoto che precede di poco una delle sue manifestazioni».
— Franco Battiato
Franco Battiato è riuscito a condensare in un unico universo musicale lo spirito avanguardistico e quello più popolare. Il suo multiforme ingegno gli ha permesso di spaziare nel corso della sua sterminata carriera da componimenti alla Stockhausen a messe e opere sacre, passando per l’hard rock o la musica techno senza disdegnare la canzonetta.
Un’antologia che delinea l’anima ironica, ludica e malinconica assieme del geniale artista siciliano, una raccolta che ne scontorna i tratti essenziali, lasciando il lettore divertito e affascinato.
Ivan Quaroni, Misticismo d’oriente e d’occidente nelle opere di Franco Battiato e Gabriele Mandel (2ª edizione), Arcipelago, Milano, aprile 2004
«Vieni, vieni, chiunque tu sia vieni. Sei un idolatra, un pagano, un ateo? Vieni. La nostra non è la casa della disperazione, e anche se hai tradito cento volte una promessa… vieni»
— Jalâl al Dîn Rûmî (1207-1273), fondatore della confraternita Sufi Mevlevi
Maurizio Macale, Franco Battiato. Una vita in diagonale (nuova edizione di Franco Battiato. Centro di gravità permanente), Bastogi, Foggia, novembre 2001
Interessando aree dell’avventura e del destino umani che travalicano di gran lunga una semplice e formalistica manifestazione artistica e canora, il geniale Franco Battiato, fenomeno con ogni probabilità unico al mondo nel suo genere, con la sua affascinante ed originale forma di espressione musicale proveniente da – e diretta verso – lontananze cosmiche e nel contempo ben inserita nel nostro tempo senza tuttavia appartenervi, si pone da almeno un ventennio (pur risalendo la sua sperimentazione ai primi anni ’70) come il portavoce di tematiche e di aspirazioni interiori oltre che dell’ormai indifferibile esigenza dell’uomo di risvegliarsi al Mondo Reale dai propri dannosi automatismi psichici: argomenti ai quali si applica la sua intelligente ricerca musicale, che sono in pratica ignorati quando non derisi da parte dell’odierna frastornante congiura dei più ottusi mass media. Dalle canzoni ai lieder, dalle musiche cosmiche alle opere classiche, Battiato, profondamente apprezzato e seguìto da un assai elevato numero di fan, dà voce alla convinzione dell’indispensabilità di una svolta spirituale: mentre canta che “ci vorrebbe un’altra vita” sulla scorta degli insegnamenti di G.I. Gurdjieff, egli ci scuote e ci guida al Risveglio.
Il libro segue con cura l’evoluzione dell’artista catanese e del suo pensiero, approfondendo con insolita precisione e partecipazione il senso della sua ricerca interiore e della sua ferma condanna dell’attuale inutile e dissennato consumismo e dell’imperante globalizzazione delle coscienze. Analizzando tutti i testi e penetrando nella compagine musicale di Battiato, quest’opera è altresì l’unica che prenda in esame anche gli altri artisti con cui egli ha collaborato ed i cui lavori ha prodotto. Sempre avendo, in ogni caso, come proprio fine l’evoluzione interiore dell’uomo.
Luca Cozzari, Franco Battiato. Pronipote dei padri del deserto, Zona, Rapallo (GE), 2001
Questo lavoro non vuol essere né una biografia di Franco Battiato (che probabilmente lui stesso non apprezzerebbe molto), né un semplice compendio ad uso dei fans: vuole analizzare, in maniera discorsiva, come quest’artista e i suoi collaboratori (oggi, il filosofo Manlio Sgalambro, e molti altri prima di lui) affrontino lo sforzo creativo in ambito testuale, e di come nasca e si sviluppi il mondo delle parole del musicista siciliano. Quanto è stato influenzato Battiato dalla poesia? Da quali autori? Come sono nati alcuni dei suoi brani più noti? Perché in lui coincidono il sacro e il profano?
Maurizio Macale, Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Dalle origini a Gommalacca (3ª edizione), Bastogi, Foggia, novembre 1998
Apparentemente proveniente da lontananze cosmiche, in realtà ben inserito nel nostro tempo, senza tuttavia appartenervi, con la sua arte musicale Franco Battiato è, in questi ultimi anni in particolare, il portavoce di tematiche e di aspirazioni interiori nonché dell’esigenza per l’uomo di risvegliarsi dai propri malsani automatismi, che sono praticamente ignorate se non oggetto di derisione da parte dell’odierna frastornante congiura dei mass media. Dalle canzoni ai lieder, dalle musiche cosmiche alle opere classiche, Battiato, seguito da un enorme numero di fans, dà voce alla convinzione spirituale che “ci vorrebbe un’altra vita”. Sulla scorta degli insegnamenti di Gurdjieff, il musicista siciliano ci scuote e ci guida al Risveglio.
Il libro segue tutta l’evoluzione di Battiato e del suo pensiero, approfondendo con rara precisione il senso della sua ricerca interiore e della sua ferma e decisa condanna della stoltezza del moderno consumismo edonistico. Analizzando anche in maniera sistematica i testi e la compagine musicale di Battiato, puntuale e completa, quest’opera è la prima in assoluto che esamini anche i cantanti e i musicisti con i quali il musicista siciliano ha collaborato ed i cui lavori ha prodotto, sempre, comunque, avendo come proprio fine l’evoluzione interiore dell’uomo.
Guido Guerrera, Franco Battiato. Un sufi e la sua musica (3ª edizione), Loggia de’ Lanzi, Firenze, 1998
Enrico Carbone, Franco Battiato. Evoluzione evoluzione evoluzione. Intervistato e raccontato, Bonanno, Acireale (CT), gennaio 1998
In questo volume appaiono il travaglio e le gioiose conquiste di Franco Battiato, uomo e artista, inseriti, però, nell’ottica dell’evoluzione fino al raggiungimento della perfezione.
Infatti dal libro emerge che i ricordi di Battiato affondano nella notte dei tempi per cui il suo tragitto evolutivo si snoda lungo un percorso tendente anche alla comprensione delle musiche del mondo, delle sacre sinfonie del tempo e delle melodie cosmiche fatte di silenzi.
Un patrimonio culturale enorme e fascinoso che coinvolge tutti i popoli del Mediterraneo, il mare verso cui sono confluite per millenni esperienze, anche musicali, di tre continenti.
Enzo Di Mauro & Roberto Masotti, Fenomenologia di Battiato, a cura di Claudio Chianura, Auditorium, Milano, settembre 1997
Se, ad esempio, Battiato dicesse che Bach era un coglione, le persone che lo amano e lo seguono e anche parecchi giornalisti non avrebbero difficoltà a pigliare sul serio – alla lettera – l’affermazione.
Allo stesso modo, se egli decidesse di andare ad Avignone a farsi antipapa, lo seguirebbero.
Oggi tutti sono capaci di tutto e nessuno si stupisce più di nulla.
Questo, forse; Battiato non lo ha capito e ogni tanto ci riprova.
Maurizio Macale, Mentre ascoltavo un disco di Battiato. Pensieri sull’evoluzione interiore dell’uomo in forma di armonia, Bastogi, Foggia, 1996
Maurizio Macale, Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Storia di una ricerca della verità, Bastogi, Foggia, dicembre 1994
Guido Guerrera, Franco Battiato. Un sufi e la sua musica (2ª edizione), Loggia de’ Lanzi, Firenze, maggio 1994
Franco Battiato è uno dei più celebri compositori e cantanti del nostro tempo. Il suo stile, unico e inconfondibile, lo ha fatto apprezzare, sin dagli esordi, da un pubblico particolarmente attento alla raffinatezza dei testi e a un linguaggio musicale piacevole e del tutto nuovo. Essere stato allievo di Stockausen e Dionisi, gli ha dato la preziosa opportunità di consolidare le sue innate qualità di musicista, consentendogli di spaziare con assoluta naturalezza e padronanza dalla musica d’avanguardia a quella d’impronta tradizionale. Una maestria comprovata non solo dalle sue composizioni «leggere», ma anche e soprattutto dalla scrittura di pezzi classici, come ad esempio le due opere Genesi e Gilgamesh, simboli acclamati di una non comune maturità artistica già incastonata in una ricerca di tipo interiore e spirituale.
È proprio nell’impegno esoterico che Battiato si caratterizza fino a farsi «uomo» nella dimensione musicale. Altro piano di espressione è il mondo della pittura di cui Battiato si serve per rivisitare le icone slave, impreziosite da squisite dorature.
Il suo ultimo lavoro, intitolato Caffè de la Paix, rappresenta un gioioso motivo di incontro tra il cantante e i suoi estimatori, che avranno modo di cogliere nuove suggestioni di valore mistico e di avere sorprese sul piano della struttura musicale: sempre più inebriante, sempre più trascinante.
Guido Guerrera, Franco Battiato. Un sufi e la sua musica, Shakespeare and Company Florentia, Firenze, 1993
Franco Pulcini, Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto. conversazioni autobiografiche, E.D.T., Torino, maggio 1992
La gioventù siciliana, la gavetta nelle balere, la musica elettronica e l’incontro con Stockhausen, la religiosità mediorientale e laica, le canzoncine intelligenti, le grandi canzoni spirituali, i Lieder, le opere liriche: Franco Battiato per la prima volta racconta la sua storia di uomo e di musicista.
Ernesto Bassignano, Piergiuseppe Caporale, Dario Salvatori & Augusto Veroni, Franco Battiato. Le canzoni, il personaggio e la musica, Anthropos, Roma, febbraio 1983
Riviste monotematiche
AA.VV., Franco Battiato, a cura di Eugenio Lio & Elisabetta Sgarbi, Pantagruel, vol. 3, La Nave di Teseo, Milano, dicembre 2023
Ho imparato tecniche per dominare l’inganno della mente. Non respingere, non scappare, non bisogna avere paura del dolore. Se tu guardi la tua sofferenza, essa svanisce. Sembra difficile da accettare, ma è proprio così. La devi guardare con attenzione, naturalmente. In realtà non c’è il giusto, non c’è lo sbagliato: c’è quello che c’è.
— Franco Battiato
AA.VV., Franco Battiato, a cura di Fabio Bagnasco, Nuove Effemeridi. Rassegna trimestrale di cultura, XII, n. 47, Guida, Palermo, 1999
Saggi
Cristian A. Porcino Ferrara, Un sodalizio filosofico in Sulle tracce dell’altrove, febbraio 2023, pp. 48-60
Con un acuto spirito del viaggio e del confronto ritroviamo un Cristian A. Porcino Ferrara pronto a sondare i sentieri dell’altrove.
Da Franco Battiato a Calum Scott, da Matthew Shepard alla Carrà, da Barbra Streisand a Papa Ratzinger, da Chiamami col tuo nome al Simposio di Platone è impossibile non lasciarsi affascinare da questo dipinto lucido e a tratti ludico del pensiero che ha formato il filosofo, l’insegnante, l’Uomo.
Giordano Casiraghi, 1998. Gli altri suoni di Franco Battiato, da “Fetus” a “Gommalacca” in Cose dell’altro suono. Avventure musicali in Italia. ’50-’90, Arcana, Roma, giugno 2020, pp. 300-323
Avvenimenti e personaggi in Italia. Un percorso che inizia negli anni Cinquanta e si conclude nei Novanta.
Con gli interventi di oltre 100 protagonisti.
Cristian Porcino, Franco Battiato e la Via Smarrita in I cantautori e la filosofia da Battiato a Zero, con un’intervista a Fabio Concato, Libreria Croce, Roma, aprile 2008, pp. 14-25
Il primo libro nel mercato editoriale italiano che analizza in maniera seria e dettagliata lo stretto legame che intercorre fra cantautorato e filosofia.
Attraverso la preparazione culturale e il piglio critico che lo denotano, Porcino riesce a incuriosire il lettore per le tematiche affrontate e per le curiosità scovate qua e là nei testi di canzoni di cantautori quali Franco Battiato, Renato Zero, Jovanotti, Fabrizio De Andrè e molti altri ancora.
Questo breve saggio restituisce inoltre dignità alla cosiddetta musica popolare, che per anni è stata invisa dai mestieranti del settore perché considerata troppo immediata.
L’approccio emotivo e la passione di Cristian Porcino comunicano al lettore l’importanza della filosofia nella canzone italiana. In definitiva, partendo da un approccio originale alla tematica dibattuta e grazie alla capacità narrativa dell’autore, ogni canzone affrontata appare come un breve viaggio in un universo costellato di riflessioni ed emozioni. Chiunque, dopo aver letto I cantautori e la filosofia, potrà sentirsi in sintonia con lo spirito della canzone che ha amato e soprattutto non estraneo ai dilemmi di Platone e Aristotele.