Fabio Cinti

Fabio Cinti è un artista, musicista, cantautore e scrittore italiano, nato a Ceprano (FR) il 20 luglio 1977.

Discografia

Opere

Album

Fabio Cinti e Alessandro Russo, Guardate com’è rossa la sua bocca, 12 gennaio 2024

1 Il dono del cervo
musica di Angelo Branduardi; testo di Luisa Zappa

2 Fou de love
musica di Angelo Branduardi; testo di Pasquale Panella

3 Sotto il tiglio
musica di Angelo Branduardi; testo di Luisa Zappa

4 La luna
musica di Angelo Branduardi; testo di Luisa Zappa

5 Casanova
musica di Angelo Branduardi; testo di Luisa Zappa

6 Confessioni di un malandrino
musica di Angelo Branduardi; testo di Sergej Aleksandrovič Esenin; traduzione dal russo all’italiano di Renato Poggioli

7 La volpe
musica di Angelo Branduardi; testo di Luisa Zappa

8 Alla fiera dell’est
musica di Angelo Branduardi; testo di Luisa Zappa

Fabio Cinti, Al blu mi muovo, 24 aprile 2020

Tra gli alberi combatto
Ho visto nelle facce dei vecchi l’amore d’acciaio dissolto e custodito nella casa del tempo come un incanto ho sentito la voce della guerra scatenata contro il cuore armata di gerani alle finestre da innaffiare ogni sera non c’è nessuna età che non ci lasci un segno nessun decennio a cui apparteniamo c’è questo corpo che viaggia tra le stelle tra il visibile e l’invisibile solo chi è legato sé stesso chi si nutre della propria personalità resta nel fondo come un relitto nella solitudine di ogni cosa che non cambierà tra gli alberi combatto la mia guerra e dietro l’ombra ti vengo a incontrare se hai inventato il tuo passato puoi inventare anche il futuro ed evitare così di diventare giovane
musica e testo di Fabio Cinti

Giorni tutti uguali
Stretto tra le braccia il cuscino radente l’alba dal secondo piano la tua testa scivola su di me che resto imprigionato nei tuoi sogni del mattino gli occhi appena aperti nella poca luce degli scuri accostati dietro l’infinito del giardino acceso appena rischiarato sei completamente innamorato cose mie da ricordare da dimenticare tra i rumori lontanissimi del fine settimana tutto pronto per brillare nei silenzi calmi delle colazioni insieme a te non è impossibile vedere i giorni tutti uguali fermare l’attimo della felicità capire l’alchimia di un momento irripetibile e vivere più in alto un po’ più in là dove il buio col diradarsi dei pensieri diventa luce scendo dalle scale come cento volte e giro l’angolo del giorno dopo appena incominciato alle tue spalle vedo tutto spalancato l’universo e tu passami gli occhiali e abbracciami non è impossibile vedere i giorni tutti uguali fermare l’attimo della felicità capire l’alchimia di un momento irripetibile e vivere più in alto un po’ più in là dove il buio col diradarsi dei pensieri diventa luce
musica e testo di Fabio Cinti

Da lontano
Sarò l’estate tra le tue stagioni per poterti scaldare e poserò una stella tra i pensieri neri per vederti brillare e sarò il vento che ti scorre nelle vene per farti ballare e canterò i silenzi delle notti serene e la distanza non sarà un confine perché quando tu sei troppo lontano io vivo l’inverno dell’anima e parleremo e ci racconteremo per non dimenticare si farà buio e avremo un po’ paura e ci nasconderemo e non è facile pensare che non ci sei anche se hai lasciato un universo intero lo spazio siderale dei mie sogni i miei innamoramenti e ogni cosa che fiorisce e canterò i silenzi delle notti serene e la distanza non sarà un confine perché quando tu sei troppo lontano io vivo l’inverno dell’anima
musica e testo di Fabio Cinti

Che cosa succede
Io vorrei stare bene con te altre volte così io vorrei vederti altre volte così io vorrei stare qui a guardarti in silenzio non ti sei mai lasciato andare dirti che tutto può accadere ho alzato gli occhi alle stelle per chiedere ancora del tempo ho alzato gli occhi alle stelle per abbagliarmi e non vedere più che cosa succede quaggiù che cosa succede io vorrei parlarti altre volte così io vorrei ascoltarti altre volte così io vorrei stare qui e sfiorarti in silenzio puoi trovarmi dove volano le rondini che cercano un po’ di calore e viaggiano dentro le nuvole tra i temporali e il vento che le porta più su non ti sei mai lasciato andare dirti che tutto può accadere ho alzato gli occhi alle stelle per chiedere ancora del tempo ho alzato gli occhi alle stelle per abbagliarmi e non vedere più che cosa succede quaggiù
musica e testo di Fabio Cinti

La sventurata rispose
La sventurata rispose tra un battito di ciglia e un aereo che divide il cielo metà e se si perdessero negli emisferi opposti cercandosi tra i venti dall’alto delle nuvole scendessero in città per ritrovarsi subito in un abbraccio forte come il tuono tra le valli dove sei stata amore mio dove sei stata è stato solo un battito di un cuore tormentato a disegnare d’oro i giorni mai vissuti per ricordarle di essere un petalo di primula tra i pollini e profumi di nuove primavere dove sei stata amore mio dove sei stata così per non dividersi sparirono tra gli alberi tra l’ombra del crepuscolo e l’orizzonte acceso amanti interminabili colpevoli e bellissimi
musica e testo di Fabio Cinti

Vieni con me
Così i bambini alla sera tornano a casa hanno lasciato il cuore e il sudore tra i loro amici e ora sono stanchi con gli occhi svagati disordinati e irriverenti e sulle punte delle dita un innamoramento e l’infanzia svanisce in un tiro di pallone allora ti consiglio un paio di branchie ti danno il tempo per allontanarti nei mari più lontani dalle terre e con i giorni impari le correnti e i linguaggi silenziosi degli abissi vieni con me guidati da questa memoria e più spesso da nessuna memoria dagli impulsi sessuali nei giorni estivi dai sacrifici richiesti dai sogni degli altri siamo tanti sempre più irrilevanti cerchiamo spazi dove filtra luce per emergere in superficie dove spesso c’è un chiasso assordante allora ti consiglio un paio di branchie ti danno il tempo per allontanarti nei mari più lontani dalle terre e con i giorni impari le correnti e i linguaggi silenziosi degli abissi vieni con me
musica e testo di Fabio Cinti

Il grande balzo in avanti
In tutti questi anni sono rimaste le luci a segnare una strada tracciata tra il tempo e lo spazio profondo e io l’ho seguita osservando i disegni che avevi fatto tu oppure ognuno di noi lasciando il passato appeso come il simbolo più bello di una vita fragile se siamo così adesso è per via di ogni fiore colto e trasformato in galassia durante il nostro grande balzo in avanti in tutti questi anni sei rimasto tu a indicarmi una strada diversa tra me e le mie illusioni e io l’ho seguita ascoltandoti anche quando non c’eri più guardando una foto appesa come quel ricordo semplice di una vita fragile se siamo così adesso è per via di ogni fiore colto e trasformato in galassia durante il nostro grande balzo in avanti
musica e testo di Fabio Cinti

Fabio Cinti, La voce del padrone. Un adattamento gentile, 27 aprile 2018

Summer on a solitary beach
musica di Franco Battiato e Giusto Pio; testo di Franco Battiato

Bandiera bianca
musica di Franco Battiato e Giusto Pio; testo di Franco Battiato

Gli uccelli
musica di Franco Battiato e Giusto Pio; testo di Franco Battiato

Cuccurucucú
musica di Franco Battiato e Giusto Pio; testo di Franco Battiato

Segnali di vita
musica di Franco Battiato e Giusto Pio; testo di Franco Battiato

Centro di gravità permanente
musica di Franco Battiato e Giusto Pio; testo di Franco Battiato

Sentimiento nuevo
musica di Franco Battiato e Giusto Pio; testo di Franco Battiato

Fabio Cinti, Forze elastiche, 20 settembre 2016

Io Milano di te
Io sono il lupo di vetro dietro lo sguardo di questa città sono la bestia chiusa tra i grattacieli neri sapessi com’è strano senza di te sapessi com’è strana Milano senza di te sapessi com’è strano senza di te sapessi com’è strano Milano senza di te / I need someone to love / io sono il lupo che vedi dietro gli occhiali di questa città sono il lupo tra i cani sulle vette di vetro sapessi com’è strano senza di te sapessi com’è strana Milano senza di te sapessi com’è strano senza di te Milano / I need someone to love you need someone to love
musica di Paolo Benvegnù e Fabio Cinti; testo di Fabio Cinti

Mondo in vetrina
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Mauro Mazzetti

La gente che mente
Dove sei stato perché non sei tornato eri convinto fosse tutto semplice eri convinto fosse tutto per te tale e quale dormirò e tu non mi troverai dentro queste costruzioni no fili di città senza cieli capovolte come gli occhi di chi si salverà guarda la gente che mente che occhi che ha guarda la gente che mente che sguardo che ha guarda che occhi che ha la gente sincera guarda la gente sincera il sorriso che ha che cosa hai detto che non sei stato fortunato eri convinto fosse tutto semplice eri convinto fosse tutto per te ma se non mi hai neanche visto eri impegnato a farti delle foto a scartare tutti quei regali ad aumentare la potenza delle luci guarda la gente che mente che occhi che ha guarda la gente che mente che sguardo che ha guarda che occhi che ha la gente sincera guarda la gente sincera il sorriso che ha
musica e testo di Fabio Cinti

Intermezzo: fenice gravitazionale
musica di Fabio Cinti

Perturbamento
Per tanti anni fai pensieri estremi e hai davanti a te ancora tanto tempo e dici sì ad ogni lavoro occasionale e nel frattempo studi in facoltà sperando in un viaggio imminente meglio se al di sopra di Berlino a Lubecca magari a Dublino e dici sì a tutte le amicizie alla proposte e alle prove più difficili il mondo intero ti sembra provvisorio e neanche per un attimo ti passa per la testa che un giorno avrai bisogno di dimostrare ciò che sei capace di pensare e di fare e confessare che hai un po’ paura no non essere così distante non prepararti al temporale lascia che ogni goccia ti colpisca sarà un sollievo poterti asciugare per tanti anni fai pensieri e hai davanti a te ancora tutto il tempo e dici sì ad ogni amore improvvisato e perdi giorni dietro l’impossibile sperando di poterlo acciuffare anche se ti dicono il contrario non fa per te meglio lasciar stare ma il mondo intero ti sembra provvisorio e neanche per un attimo ti passa per la testa che un giorno avrai bisogno di dimostrare ciò che sei capace di pensare e pensare che neanche per un attimo ti passa per la testa che un giorno avrai bisogno di dimostrare ciò che sei capace di pensare e di fare e confessare che hai un po’ paura no non essere così distante non prepararti al temporale lascia che ogni goccia ti colpisca sarà un sollievo poterti asciugare
musica e testo di Fabio Cinti

Quadriglia
Figurati se un ballo figurato non ha una guida residente all’estro che vuole all’improvviso l’incontrario di quanto già ordinato e questo sfizio ne fa un tiranno capriccioso il ballo diventa incatenato come rima ABB-ABCC-BCD cunicolo di coppie progressivo che come un lungo guanto da sera di madama scollacciata si piega si rivolta mostra l’anima di coppia galoppante nel tunnel dell’amore formato dalle braccia sollevate e i corpi per pareti calde di sangue scosso dai gai vestiti strofinati addosso che bello che nel buio vi sia uno fecondo di pensiero e voce ferma che ci governa e invia ai confini del suo cosmo personale e ci ritorna al centro prima che tensione spezzi il filo il fil d’amore che ci lega ancora alle sue voglie elettroni tonti d’ora in ora frementi col rancore Gesù già sera corre il tempo corre come corre quando ci si diverte a diventare saltare la cena si mangerà qualcosa qua e là gelati soprattutto noccioline trovandone tramezzini rimasti avvolti in pellicola trasparente morbidi per mancanza d’aria roba che muore di una morte o l’altra o non si mangerà non ci si penserà
musica e testo di Fabio Cinti

Intermezzo: popoli
musica di Fabio Cinti

Che cosa hai fatto per meritarti questo
Si fa la gara di solidarietà per diventare buoni e arroganti sono anni di grande bontà la gente si ama si dispera anche gli avvocati gli assessori si amano reciprocamente pervasi dall’odore di santità con occhio attento alla pubblicità il chirurgo che salva il bambino ha la pelle nera ma disse testualmente la signora era lo stesso una brava persona tu che cosa hai fatto per meritarti questo tu se non sei buono sei il più cattivo in un crogiolo di buoni sentimenti dovuti all’immenso sorriso del cantante Lorenzo Cherubini paladino di bontà multirazziale vuole fare il Tommaso Campanella sul Sorrisi e Canzoni TV spinto da tensione cristiano-comunista contiene tutto e il contrario di tutto la grande chiesa da Che Guevara a Madre Teresa di Calcutta ti piacerà senz’altro Spielberg col cappellino dell’eterno bambino che ti inganna con Topolino tu che cosa hai fatto per meritarti questo tu se non sei buono sei il più cattivo se i tuoi fan sono più famosi di te allora «avanti popolo» che sia Barabba presidente del consiglio
musica e testo di Fabio Cinti

Intermezzo: firmamentu
musica di Fabio Cinti

L’isola
Qui non c’è più luce che porti con sé i giorni felici vissuti qui non c’è più buio che copra i perché di notti segrete d’estate qui non c’è più niente che faccia per me solo le cose che fingono ancora verrano giorni in cui tu sarai vicino ai miei guai a elettrizzanti ore di felicità di certezze e di possibilità senti l’aria di inverno che passa e si porta via i brividi i tuoi occhi hanno rotto un incanto hai sconvolto il mio spazio e il mio tempo troverò altri spazi per te per proteggerti o sfiorarti l’anima verranno stagioni per noi e i miei guai saranno lontani e nell’isola delle mie avventure fioriranno i miei sogni e saranno fiori per me «stavo per commettere una sciocchezza già mi ha salvato l’arrivo di una che abita qui di fronte no stai sicuro la vita qualunque sia vale la pena di essere vissuta non si dice così e poi arriva sempre un pappagalletto a ricordartelo solo che oggi per me è una giornata particolare lo sai» (1)
musica e testo di Fabio Cinti
(1) Ettore Scola, Una giornata particolare

Come Bennett
Mi sono sempre chiesto come Bennett perché Gesù non ride mai se non in quelle immagini recenti dove quasi sembra uno yankee forse ride interiormente ride sotto i baffi dei nostri poveri suggerimenti dei castighi e dei divieti dei dogmi costruiti attorno alla tristezza io per esempio rido tanto ma molti non lo sanno mi vedono filosofo barbuto la puzza sotto il naso invece mi diverto seppure bevo poco quasi niente mi diverto a modo mio e non lo insegno e non lo impongo e vado avanti inarrestabile attraversando mari amori e nevicate e dentro una basilica mi viene sempre voglia di cantare
musica e testo di Fabio Cinti

Non è facile a dirsi
Non è facile a dirsi come se fosse solo un numero e poggio la mia mano sulla guancia per dirti piano piano io ti amo noi sembreremmo non avere senno ma possediamo parola e sorriso occorre incoraggiare l’anormale la cerniera serale come in preda a un’ebbrezza il cui unico effetto è la misura e così trasparenti come vetro assorbire i colori di un mondo che non è più penosamente tondo non è facile a dirsi come se tu potessi decidere intrecci le tue gambe alle mie pronunciando piano piano quello che non dici rispetto per esempio al tradimento e la febbre a 38 e il naso freddo occorre incoraggiare l’anormale la cerniera serale come in preda a un’ebbrezza il cui unico effetto è la misura e così trasparenti come vetro assorbire i colori di un mondo che non è più penosamente tondo
musica di Fabio Cinti; testo di Fabio Cinti e Mauro Mazzetti

Wait for the winter
I watch the dried flowers I wait for the winter I feel the smoke that draws in the river the fifth season I look at the white light in large parking lots and insects such as clouds and one red car over there follow me in the din of the swallow in the sky until you find a hole in the sky where we will wait to end the summer I watch the dried flowers I wait for the winter I feel the smoke that draws in the river the fifth season the thin line of an airplane’s smoke divides the planets in two parts / considerando che esiste l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo ogni cosa è al centro dell’universo
musica e testo di Fabio Cinti

Son tornate a fiorire le cose
Son tornate a fiorire le cose sottosopra com’erano state nel bel tempo di quando mancavo a me stesso e di fatti fingevo come se questo fosse un pianeta sconosciuto e vi fossi caduto rimanendo incosciente perfino lungo gli anni in cui ero bambino e per prime le primule rare sono affetti lontani perfetti per lanciarsi dagli occhi confusi come gocciole d’acqua e di sale sai come esseri stanchi d’estate e sentire la voglia di uscire a bagnarsi di sole i pensieri son le cose disposte a tornare sullo stelo scavando le foglie dei dolcissimi miei desideri a fiorir come se fosse ieri
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Fabio Cinti e Mauro Mazzetti

Intermezzo: A.M.
musica di Fabio Cinti

Cadevano i santi
Se solo ti vedessero dormire dio come cadevano i santi inginocchiati al capezzale soffro della solita distanza l’avanzo della stupidità conosco quella mano che mi sfiora l’odore dell’attesa se solo mi lasciassero parlare sai quante gliene direi al limite una sola bestemmia notammo tutti quanti l’eleganza la proverbiale lucidità sentivo stretto al collo l’anarchia gridavano le scimmie senza farsi distinguere
musica e testo di Fabio Cinti

Il lamento di Peter Parker: dalla cima dell’Empire State Building
musica di Fabio Cinti; testo di Mauro Mazzetti

Intermezzo: uscita
musica di Fabio Cinti

Paure come cose
Come avere l’insolita paura di un viaggio e starsene seduti il fumo spettinato nei capelli le tende bruciate dal sole quest’anno c’è subito fresco e ancora mi sento imprecare per non riuscire a dormire ma le mie paure sono necessarie solo il buio mi fa vedere meglio le mie mani gli spazi fra le dita le gole tormentate dai segreti la pioggia che batte sui vetri che copre le voci di dentro rincorse risate e bugie che non riesco a vedere e le mie paure vogliono restare sapessi quanto il sogno di qualche sera fa sostiene il paragone tra la vita e il racconto e mi sveglio e sento quel ricordo sulla pelle le ombre del mattino mi fanno riconoscere il tuo viso
musica e testo di Fabio Cinti

Biko
musica e testo di Peter Gabriel

Fabio Cinti, FQ, 17 marzo 2015

Datura
………
musica di ………; testo di ………

Conversazione al bar
Da oriente a occidente lo scriva l’amore è l’unica cosa che conta / ……… / luci mi attraversano l’anima e distano migliaia di anni sono giorno di addio fra inverno e primavera qui si aspetta invece qualcosa che ci possa cambiare da oriente a occidente lo scriva l’amore è l’unica cosa che conta
musica di ………; testo di ………

This kind of things
………
musica di ………; testo di ………

He was the man
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Mauro Mazzetti

Violeta: winter
………
musica di ………; testo di ………

Fabio Cinti, Tutto t’orna, 24 giugno 2014

Fabio Cinti, Madame Ugo, 15 ottobre 2013

Che ci posso fare
C’è un uccello che mi sembra un synth e quasi quasi lo campiono peccato che mi fa un po’ freddo mi son svegliato presto morso dalla fame e dall’incongruenza con me stesso come di domenica che la città è la stesa ma tutti dicono che no magari fossi appena appena meno ansioso eviterei di preoccuparmi di quella pila di emozioni che mi sembra mi cadano addosso o di ascoltare cose tristi perché mi dicono che quando sei depresso ti devi fare male peggio così che arrivi in fondo al pozzo che non ci arriva neanche il tuo secchiello che ci posso fare se sei il mio muso ispiratore se di sabato mattina non posso fare a meno di calcolare la distanza fra il mio indice e il tuo naso che ci posso fare se dormo poco e male e se quando canto a volte mi mangio una vocale della radio mi piacciono le antenne come degli insetti e a volte dei marziani mi raccontano che c’è chi le ruba per recuperare con furbizia le malefatte dell’umanità speriamo che quest’anno ci sia  ancora il mare così chi di mestiere conta le tempeste ancora per una stagione si divertirà con il suo aquilone e nel frattempo si è alzato il sole e questa ogni mattina per me è una novità che ci posso fare se sei il mio angelo custode se una volta a settimana non posso fare a meno di meditare di togliere uno spicchio a questa terra per avvicinarmi un poco al tuo quartiere così che dal balcone ti lancio gli origami che ci posso fare se sei il mio muso ispiratore se di sabato mattina non posso fare a meno di calcolare la distanza fra il mio indice e il tuo naso che ci posso fare se dormo poco e male e se quando canto a volte mi mangio una vocale
musica e testo di Fabio Cinti

Sweet sorrow
Non ci atteniamo mai al tempo presente anticipiamo sempre tutto come fossero favole il fatto è che il presente mi toglie il respiro incredibili sbalzi d’umore creati dalla mente come il giorno alla notte d’un tratto mi manchi ci preoccupiamo di disporre le cose come se disponessimo di super-poteri il fatto è che il presente mi cambia l’umore ma sentirsi vicini `è una conquista impareggiabile incredibili sbalzi d’umore creati dalla mente come il cielo alla terra ad un tratto mi manchi / sweet sorrow it’s wonderful thinking of you sweet sorrow it’s marvellous thinking of you / in questo modo non viviamo mai ma speriamo di vivere ma sentirsi vicini stabilisce l’immortalità / incredibili sbalzi d’umore creati dalla mente come il giorno alla notte d’un tratto mi manchi / sweet sorrow it’s wonderful thinking of you sweet sorrow it’s marvellous thinking of you
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Fabio Cinti

Dicono di noi
Dicono che siamo discordia ma non li farò avvicinare perché hanno l’odio nel petto dicono che siamo contro-natura eppure i tuoi occhi somigliano tanto alle stelle alla luce dei fiori alla tigre agli uragani parlano di noi come della peste ma non ti lascerò toccare da loro perché non conoscono la tua purezza ci hanno uccisi derisi assassinati bruciati confinati ci hanno voltato le spalle eppure tu conservi lo splendore delle onde e sarà che non c’è notte per loro senza tormento perché hanno gli occhi spenti vorrei sulle tue ciglia come i surfisti nei giorni di vento volare non siamo padri ma siamo figli e siamo l’uno per l’altro l’indispensabile tenerezza di un abbraccio e non moriremo mai perché la bellezza e la verità tengono in vita per l’eternità parlano così di noi perché non hanno figli parlano così di noi perché non siamo i loro figli e mi domando perché e mi sbaglio siamo liberi e questo li distrugge vorrei sulle tue ciglia come i surfisti nei giorni di vento volare
musica di Fabio Cinti e Giovanni Mancini; testo di Fabio Cinti

Devo
musica e testo di Franco Battiato

L’amore qualunque
Un passo ti porta lontano un altro ti sposta più in qua e dici che passa un momento non importa per quanto di aspettare mi va mi dici speranze e lamenti e felice commenti sulle mie ovvietà avevi una posa gentile uno sguardo qualunque e un amore per me avevi un sorriso speciale e un istinto animale e un dolore latente un passo ti porta lontano e un altro ti sposta più e dici che passa un momento non importa per quanto è l’eternità mi dici l’amore non chiede poi fuggi nel vento su questa città avevi una mossa gentile e uno sguardo pesante sulle mie qualità avevi un sorriso speciale e un istinto animale e un dolore latente
musica e testo di Fabio Cinti

Finisce l’estate
Che bello che finisce l’estate con tutti gli apprendisti tutti gli attendisti tutti quei turisti americani in bancarotta che bello che finisce l’estate chiudiamo le finestre togliti gli occhiali da sole che il cielo è tutto grigio e finalmente piove non ricordo più da quando piove è arrivato anche natale e piove tutti sono divertiti e piove nessuno si accontenta quando piove francamente preferisco il cielo basso senza un filo di vento perché sono contento sono proprio contento che bello che finisce l’estate così gli scatenati se ne stanno a casa con il karaoke e le partite via satellite che bello che finisce l’estate si va in giro con l’ombrello e l’impermeabile saltando le bellissime pozzanghere nel traffico bagnandoci da capo a piedi e piove non ricordo più da quando piove è arrivato anche natale e piove tutti sono divertiti e piove nessuno si accontenta quando piove francamente preferisco il cielo basso senza un filo di vento perché sono contento sono proprio contento piove non ricordo più da quando piove tutti sono divertiti e piove è arrivato anche natale e piove tutti sono meno tristi e piove è arrivato capodanno e piove non ricordo più da quando piove
musica e testo di Fabio Cinti

Genet
Pensavo a come il vento spazza via la neve pensavo a come vanno e tornano le onde come te quando spinte dalle mie delusioni torni al largo a cercare i suoni della sera com’è che ti chiami tu ogni tua lacrima ogni tuo sorriso ogni gesto com’è che ti chiami tu lo sai che a volte mi manca pensavo ai giorni che precedono l’inverno pensavo all’incoerenza di queste stagioni a come sembra che tutto si fermi com’è che ti chiami tu ogni tua lacrima ogni tuo sorriso ogni gesto com’è che ti chiami tu lo sai che a volte mi manca
musica di Fabio Cinti; testo di Fabio Cinti e Mauro Mazzetti

Days like this
musica e testo di Alex Turner

Tensione onirica
Sono rimasto da solo a guardare questi muri e avrei voglia di andare via senza sentirmi inutile e che tutto non sia solo una fotografia perché impazzirei seguendo tracciati deliranti e accostamenti improbabili sì io vivrei con la tensione onirica dei miei sogni meno liquidi quante volte da solo a osservare poche nuvole e poca luna di giorno per sentirmi instabile dalle ossa al cuore perché impazzirei seguendo tracciati deliranti e accostamenti improbabili sì io vivrei con la tensione onirica dei miei sogni meno liquidi perché impazzirei seguendo tracciati deliranti e accostamenti improbabili sì io vivrei con la tensione onirica
musica di Fabio Cinti e Giovanni Mancini; testo di Fabio Cinti

Flussi di pensiero nel sonno
Perdo la pazienza e indovino l’eventualità di poter dividermi con altre possibilità ma cerco nell’apparenza la conferma dell’indecenza indico nella logica l’invadenza della verità cerco il contrappeso alle mie manie di vanità penso a come il caso stabilisca la notorietà non riesco a svegliarmi presto non riesco a svegliarmi tardi sarà che la mia misura si basa sull’impazienza sabato e domenica passano troppo in fretta tutti a rincorrere la vetta della felicità tutti a ricominciare a comunicare a mettersi il vestito per ballare senza rischiare di non farsi notare senti l’estate che viene e che va e ancora un altro viaggio per ricominciare canto per incidere la mia appartenenza ad uno stato d’animo che mi tiene sospeso sogno di essere nel tempo corro nei flussi di pensiero nel sonno spero di avere ogni volta la forza di sollevare i tuoi stati di coscienza corro nei flussi di pensiero nel sonno per incontrarti e stringerti forte corro nei flussi di pensiero nel sonno
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Fabio Cinti

E lei sparò
Capitò che mi imbattessi in lei come quando cammini per strada e le cose che non ti sembrano granché e lei sparò tutta quella bellezza che andava e veniva veniva e andava come i dedali nei fior capitò che si imbattesse in me quel giorno in cui andavo o tornavo non so e lei sparò e io non potevo difendermi che non sono di queste ragioni la bellezza si sa ti tocca e poi se ne va ragionai e mi guardai da lei pensavo di godere di quello splendore sciolto nell’umidità e allora profumo capelli e mani nell’aria delizie di donna le ciprie gli ombretti le spille gli anelli la linea del collo la voce con dentro il sorriso e lei sparò come chi non mira il bersaglio e tutti si fecero amanti e io immune mi feci da parte
musica e testo di Fabio Cinti

Fabio Cinti, Il minuto secondo, 11 maggio 2012

Questo strano abisso
Dove c’è tutto nessuno si aspetta di trovare niente io vivo tra le foglie riflesse nello specchio dell’acqua e sono un essere sessuale ho i baffi allungati verso le mie braccia oggi mi addolora ogni singola figura ho paura della luce e della serie dei palazzi che finiscono laggiù dove ci sei dove sono stato non ricordo più ho un diavolo che mi tormenta ho il sospetto che sia tua nessun innamorato si addormenta hai gli occhi stanchi non ti riconosco più è tornato a piovere ma in fondo siamo a marzo che giorni inutili ma che vita è questa vorrei tornare all’83 per fermare il tempo e saltare in alto guardami ridere da una ringhiera lanciarmi a capofitto nell’infanzia per non vedere adesso questo strano abisso dove sono stato non ricordo più ho un diavolo che mi tormenta ho il sospetto che sia tua nessun innamorato si addormenta hai gli occhi stanchi non ti riconosco più
musica di Fabio Cinti e Silvia Veraldi; testo di Fabio Cinti

Mayday
🔜
musica di Fabio Cinti; testo di Fabio Cinti e Mauro Mazzetti

Loop
🔜
musica e testo di Fabio Cinti

Avevi freddo
🔜
musica e testo di Fabio Cinti

Canto alla durata
🔜
musica di Fabio Cinti e Silvia Veraldi; testo di Fabio Cinti

L’antidoto
🔜
musica e testo di Fabio Cinti

I don’t love you
musica di Fabio Cinti; testo di Mauro Mazzetti

Sonnet 18
musica di David Gilmour; testo di William Shakespeare

Silent worship
musica di Georg Friedrich Händel; libretto di Nicola Francesco Haym; da Tolomeo

When I am laid in earth
musica di Henry Purcell; libretto di Nahum Tate; da Dido and Aeneas

Eine kleine Frühlingsweise
musica di Antonín Dvorák; testo di Hans Lengsfelder e Nany Natalia Lucas Intrator

Frivolous tonight
musica e testo di Colin Moukding e Andy Partridge

Lascia ch’io pianga
musica di Georg Friedrich Händel; libretto di Giacomo Rossi; da Rinaldo

Until
musica e testo di Sting

Fabio Cinti, L’esempio delle mele, 11 febbraio 2011

Questo mondo fa rumore
🔜
musica e testo di Fabio Cinti

Bow house
musica di Fabio Cinti; testo di Mauro Mazzetti

Il punto di vista
musica di Fabio Cinti; testo di Pasquale Panella

Amore elettrico
🔜
musica e testo di Fabio Cinti

La distrazione
🔜
musica e testo di Fabio Cinti

Se fanno pop
musica di Fabio Cinti; testo di Mauro Mazzetti

Eccessi
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Mauro Mazzetti

Trisha Mary
musica di Fabio Cinti; testo di Mauro Mazzetti

Vuoto mimato
musica di Fabio Cinti; testo di Mauro Mazzetti

Cuccurucucú paloma
musica e testo di Tomás Méndez

Singoli

Fabio Cinti, La strada che non presi, 19 ottobre 2022

La strada che non presi
Nel bosco ingiallito di fronte a due strade devo decidere di sceglierne una perché sono solo e un po’ mi dispiace così mi chino ad osservare quella che si perde oltre il bosco e ho scelto l’altra quella più erbosa desiderosa di essere percorsa più affascinante e meno tortuosa anche se il passaggio le aveva segnate entrambe / the road not taken / il tappeto di foglie è immacolato non mostra neanche l’ombra di un passo terrò la prima per un altro giorno sapendo che ogni strada è collegata ma non so se tornerò dirò queste cose con un sospiro in qualche luogo tra molto tempo due strade in un bosco si separano e io ho scelto la meno battuta e così per me cambio tutto / the road not taken
musica e testo di Fabio Cinti

Fabio Cinti, Amore occasionale, settembre 2017

Amore occasionale
Mi sono guardato con gli occhi tuoi e adesso non trovo più i miei mi sono visto sfocato cambiato come fotografato dentro un vestito sbagliato ma che cos’è questa distanza gli sguardi incattiviti nei caffè dalle temperature mai precisamente adatte a te tu prova a colmare lo spazio che c’è e prova a distinguere gli altri da te prova a sentire cos’altro c’è ma aprire gli occhi no accorgerti che proprio a un passo da te sta sbocciando un fiore tornare a casa no voglio stare ancora un po’ con te per lasciarmi osservare sentirmi ancora per poco un amore occasionale bisogna pur considerare che alla fine hai smesso pure di fumare ed è stata di certo la scelta migliore dopo quella di ricominciare se smetti di inviare messaggi non è che spegni il cervello ma forse riesci a pensarmi e guardarmi negli occhi una volta per tutte ma aprire gli occhi no accorgerti che proprio a un passo da te sta sbocciando un fiore tornare a casa no voglio stare ancora un po’ con te per lasciarmi osservare sentirmi ancora per poco un amore occasionale
musica e testo di Fabio Cinti

Collaborazioni

Album

Fabio Zuffanti, In/out: o la fine dell’amore, 2019

Ascoltate attentamente perché sono cambiate le nostre opzioni
musica di Fabio Cinti e Fabio Zuffanti; testo di Piergiorgio Pardo e Fabio Zuffanti

Fase uno
musica di Fabio Cinti, Livio Magnini e Fabio Zuffanti; testo di Piergiorgio Pardo e Fabio Zuffanti

Gli inconsolabili
musica di Fabio Cinti e Fabio Zuffanti; testo di Piergiorgio Pardo e Fabio Zuffanti

In/out
musica di Fabio Cinti e Fabio Zuffanti; testo di Piergiorgio Pardo e Fabio Zuffanti

In-quieti
musica di Fabio Cinti e Fabio Zuffanti; testo di Piergiorgio Pardo e Fabio Zuffanti

Marvis, The thin lie, 2016

The thin lie
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

Come away
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

How is that possible
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

Many shallows
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

Run
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

Flowers
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

The mind lies
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

Stars
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musica e testo di Fabio Cinti e Irene Ghiotto

Blues fiftyfive: live in the bedroom
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musica di ………; testo di ………

Alessandro Russo, Assediati dall’esercito Russo e Cinti dalle mura guardavamo il cielo, 2013

E ora mi parli da lontano
Ecco cos’è che ci tiene legati al mondo lo so fra un po’ non sarà lo stesso motivo dai piedi alla testa sale un dolore che resta nessuno ci tiene per mano come una volta attraversare i cortili da soli sembrava impossibile sto bene ma sono nascosto a dovere non mi trova nemmeno il cielo e la terra chissà se mi vuole sono uno sconosciuto educato come si deve per fare compagnia e trasformo in pazzia questa desolazione non c’è stato dono migliore di te e ora mi parli da lontano ecco cos’è che ci permette di stare in piedi lo so domani saremo tali e quali a ieri e diremo che non c’è niente che resta ma un viaggio è un viaggio e non puoi sfuggire e farti cambiare sono come un animale
musica di Fabio Cinti e Alessandro Russo; testo di Fabio Cinti

I boschi di Hauenstein
Siamo come la neve terrorizzati dal tempo legati alle temperature la neve non ritorna su ma incanta nel percorso nella sua stabilità bianchi come l’incanto che me l’immagino bianco milioni di te cantavi per ingannare i mondi di gelo e per intenderci guardavi il colore del mare ora ti incammini sui terreni della voce di dentro che come la neve mi colpisce il cuore
musica di Fabio Cinti e Alessandro Russo; testo di Fabio Cinti

Inediti

Album

Fabio Cinti, Argos, 2021

Candido
musica di Fabio Cinti

Il sogno
musica di Fabio Cinti

Ingresso al parco
musica di Fabio Cinti

La casa
musica di Fabio Cinti

Tema
musica di Fabio Cinti

Canzoni

4 gennaio 1961
musica di Fabio Cinti

Alice
musica di Fabio Cinti

Altissimi e veri

musica e testo di Fabio Cinti

Back from Berlin

musica e testo di Fabio Cinti

Bellezza si sfiora

musica e testo di Fabio Cinti

Chi dorme

musica e testo di Fabio Cinti

Copenaghen
musica di Fabio Cinti

Cordelia al liscio

musica e testo di Fabio Cinti

Drop
musica di Fabio Cinti

Due magneti

musica e testo di Fabio Cinti

Elettrottanta
musica di Fabio Cinti

Entanglement
musica di Fabio Cinti

Escursione sensibile
musica di Fabio Cinti

Estate improvvisamente

musica di Fabio Cinti e Massimo Martellotta; testo di Fabio Cinti

Estetica deità

musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Fabio Cinti e Mauro Mazzetti

Filastrocca che si tocca
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Mauro Mazzetti

Fino all’inizio del mondo
musica di Fabio Cinti

Giorno di una coscienza

musica e testo di Fabio Cinti

Giri a vuoto

musica e testo di Fabio Cinti

I sogni di Erwin
musica di Fabio Cinti

In questa città

musica e testo di Fabio Cinti e Morgan

Io sono un DJ

musica e testo di Fabio Cinti

Isola delle mie avventure

musica e testo di Fabio Cinti

La misteriosa vita sessuale delle anaconde
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Mauro Mazzetti

Life death and miracles
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo

Migrazione
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo

Naked under the coveralls: seduti sulla piattaforma spaziale
musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo

No boundary’s line
musica di Fabio Cinti

Nomenomen twist

musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Mauro Mazzetti

Non imparerai

musica e testo di Fabio Cinti

On the bell
musica di Fabio Cinti

Pour parler

musica e testo di Fabio Cinti

Quando capisci che tutto è cambiato
musica di Fabio Cinti

4 gennaio 1961
musica di Fabio Cinti

Rischio di vivere

musica e testo di Fabio Cinti

Sarabanda quantistica
musica di Fabio Cinti

Sentieri interrotti

musica e testo di Fabio Cinti

Sono certo di tutto

musica di Fabio Cinti e Danilo Lo Santo; testo di Fabio Cinti

Spin

musica e testo di Fabio Cinti

Waiting for my bear

musica di Fabio Cinti e Massimo Spinosa; testo di Fabio Cinti e Mauro Mazzetti

Bibliografia

Opere

Fabio Cinti, Un anno d’amor(gan), Trantran, Vedano al Lambro (MB), 2012

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