Giulio, anche se in pensione, continua a esercitare la sua vecchia professione, insegnare ‘Antropologia culturale’ presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. È ateo e ha una vera passione per le feste etnico-popolari. Dovunque ci sia una rappresentazione curiosa e intrigante, c’è lui a documentare, intervistare e archiviare.
È appunto il tentativo di assistere e riprendere una festa del fuoco di origini pre-cristiane che lo porta a smarrirsi in un bosco.

Juri Camisasca
Per Alessio con affetto da F. Battiato